Catarci: “c’è la concreta possibilità di contagio di altre persone detenute vista la presenza dentro l’Istituto di un’infezione potenzialmente letale”.
Roma – Un quarantenne detenuto in attesa di giudizio lotta tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Spallanzani, per una meningite contratta dentro il carcere di Regina Coeli. Lo rende noto Andrea Catarci, responsabile Ufficio di scopo Giubileo delle Persone e Partecipazione di Roma Capitale. “L’episodio – dice Catarci – evidenzia una volta di più le gravi carenze dei servizi sanitari negli istituti penali che, aggravate dal sovraffollamento e dalla riduzione del ricorso alle pene alternative, mettono a rischio sia la salute delle persone ristrette che quella del personale interno”.
Tiziano Paloni, romano di 40 anni, ristretto nel carcere romano in attesa di giudizio, la mattina di lunedì 7 aprile è stato trasportato d’urgenza dalla casa circondariale di Trastevere prima all’ospedale Santo Spirito dove è giunto in coma per poi essere intubato ed essere trasferito all’ospedale Spallanzani dove è ancora in isolamento. Nel caso specifico “c’è anche la concreta possibilità di contagio di altre persone detenute, – prosegue – vista la presenza dentro l’Istituto di un’infezione potenzialmente letale“.
È “fondamentale che le autorità competenti intervengano con urgenza per bloccare sul nascere la diffusione dei fattori batterici o virali e, più in generale, per assicurare condizioni igienico-sanitarie adeguate all’interno delle carceri, al fine di prevenire ulteriori situazioni critiche. Nell’esprimere la nostra vicinanza alla persona detenuta e ai familiari, – conclude Catarci – auspichiamo un pronto miglioramento delle sue condizioni di salute”.