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Mazzata alla mafia foggiana: pene confermate per il clan “Moretti-Lanza-Pellegrino”

Il tribunale del Riesame di L’Aquila ha confermato tutte le misure cautelari personali nei confronti dei personaggi di spicco della cosca “Società Foggiana”.

Pescara – Misure che erano state eseguite lo scorso 14 marzo dalla Guardia di Finanza di Pescara, su disposizione del G.I.P. del tribunale del capoluogo abruzzese, nell’ambito delle indagini sui business illeciti della mafia foggiana, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di L’Aquila.

Il tribunale del Riesame ha confermato le pene.

Attività investigative che hanno permesso di scoprire giri d’affari milionari messi in atto, con il metodo mafioso, dal clan “Moretti – Lanza – Pellegrino” nel pescarese, attraverso usura, estorsione, ricettazione ed intestazione fittizia di beni. Uno dei ricorsi era stato già rigettato dall’Autorità Giudiziaria aquilana giovedì scorso nei confronti di Cesare Pallotta, mentre tre dei destinatari delle ordinanze, Rita Anna Moretti, Angelo Falcone e Leonardo Mainiero hanno rinunciato in corsa al riesame. Per gli altri, Giovanni Putignano, Luciano Russo, Vincenzo Pio Capobianco, Alessandro Marasco, Giovanni Marasco e Raffaele Colanero, il tribunale ha confermato l’applicazione delle misure cautelari personali.

Antonio De Marco aveva, invece, rinunciato in partenza a presentare l’istanza. Si tratta di un’importante conferma delle ipotesi investigative formulate dalle Fiamme Gialle pescaresi nell’ambito delle attività a contrasto dell’infiltrazione economico-finanziaria della criminalità organizzata nel territorio provinciale.

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