Operazione della Polizia di Stato: la sostanza stupefacente avrebbe fruttato circa 4 milioni di euro.
Busto Arstizio – La Polizia di Stato lo aveva già arrestato, qualche giorno prima, per detenzione di circa 200 chili di sostanza stupefacente, ma il vaso di pandora doveva ancora essere scoperchiato del tutto, mancando all’appello ancora altri 300 chili di hascisc e un chilo di cocaina che gli investigatori del Commissariato di P.S. di Busto Arsizio hanno rinvenuto all’interno di un immobile nella disponibilità di un uomo di origini marocchine di 40 anni.
L’attività investigativa ha avuto origine dalle segnalazioni ricevute dagli agenti in merito alla presenza, in una piccola corte del Comune di Ferno, di alcuni soggetti che effettuavano scambi sospetti.
Le indagini dei poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato hanno confermato la veridicità di quanto segnalato e sul posto gli agenti hanno individuato il responsabile dei movimenti sospetti, un cittadino marocchino di quarant’anni, regolare sul territorio nazionale, che all’atto dell’intervento si è mostrato estremamente agitato. La perquisizione a suo carico ha portato al rinvenimento nella sua vettura, parcheggiata nelle vicinanze, di circa 180 kg di hashish, contenuti in 5 sacchi di iuta.
La perquisizione è stata poi estesa ad un trattore stradale riconducibile allo straniero, individuato nel comune di Fagnano Olona, all’interno del quale sono stati rinvenuti ulteriori 36 kg di hashish.
L’uomo, in possesso di regolare permesso di soggiorno, con precedenti e pregiudizi per maltrattamenti, furto aggravato e rapina, è stato tratto in arresto e condotto presso la Casa circondariale di Busto Arsizio.
Gli ulteriori sviluppi investigativi degli investigatori del Commissariato di Busto Arsizio hanno consentito di individuare, nei pressi dell’abitato di Ferno, un altro immobile nella disponibilità dell’arrestato, all’interno del quale sono stati successivamente rinvenuti e sequestrati circa 270 kg di hashish e quasi un chilo di cocaina.
Tutta la droga avrebbe fruttato, nel mercato illecito, un guadagno pari a circa 4 milioni di euro.