Smantellata rete criminale radicata a Ferrandina e legata alla camorra: traffico di droga, armi, violenze e un tentato omicidio tra le accuse.
Potenza – A conclusione di indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica in coordinamento con la Procura presso il Tribunale per i Minorenni e condotte dalla Compagnia di Pisticci con il supporto del Nucleo Investigativo di Matera è stata data esecuzione a due ordinanze di applicazione di misura cautelare: una emessa dal GIP del Tribunale per i Minorenni e l’altra dal GIP distrettuale del Tribunale.
In particolare, dalle prime ore di oggi, nelle province di Matera, Potenza, Lecce, Salerno, Siracusa e Trani, i Carabinieri del Comando Provinciale di Matera, con il supporto dei reparti competenti per territorio, del Nucleo Elicotteri di Bari e delle unità cinofile di Potenza, Bari e Salerno si è data esecuzione alle predette ordinanze, emesse nei confronti complessivamente di 41 soggetti, tra cui 2 minorenni, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, dalla disponibilità di armi, dal numero dei partecipanti e dal coinvolgimento di minori nelle attività criminali: concorso esterno in associazione mafiosa, detenzione e porto abusivo di armi e munizioni.
Le indagini avviate nel marzo 2023 hanno delineato l’esistenza di un’associazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, radicata nel Comune di Ferrandina in provincia di Matera ma con uno stabile rapporto con la criminalità campana, che esercitava il proprio potere criminale, oltre che attraverso lo spaccio di stupefacenti, anche mediante minacce, aggressioni, e pestaggi, nei confronti di coloro che erano considerati rivali nelle attività criminali.
E in tali dinamiche di espressione e affermazione del potere criminale, secondo gli inquirenti rientrerebbe anche un tentato omicidio che la notte di Pasqua 2024 aveva suscitato scalpore nella cittadina federiciana. Nei quasi due anni d’indagine, i Carabinieri hanno documentato numerosi episodi di spaccio, aggressioni e pestaggi, traendo in arresto 5 persone e sequestrando significativi quantitativi di stupefacente, soprattutto hashish e cocaina.
Le operazioni sono tuttora in corso, con perquisizioni personali, domiciliari, locali e veicolari condotte con le unità cinofile per la ricerca di stupefacenti e armi, e supportate dall’alto dai Carabinieri elicotteristi del 6° Nucleo di Bari. Oltre ai 41 soggetti destinatari delle ordinanze di applicazione delle misure cautelari, l’indagine ha coinvolto altri 20 soggetti deferiti in stato di libertà, per un totale di 55 indagati di cui 7 minorenni.
Le attività di indagine hanno, infine, consentito di accertare l’utilizzo, da parte di alcuni degli indagati, di apparecchi telefonici all’interno di istituti di reclusione, attraverso i quali comunicavano con i sodali all’esterno, impartendo ordini e direttive. Gli arrestati (5 tradotti in carcere, 2 minorenni tradotti presso comunità contenitive, 27 sottoposti agli arresti domiciliari e 7 sottoposti all’obbligo di dimora), sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovranno comparire nei prossimi giorni per l’interrogatorio di garanzia.