Blitz dei Carabinieri a Palermo: 29 persone indagate per mafia, traffico di droga, estorsioni e armi. L’operazione fa luce sul potere attuale del mandamento di Porta Nuova.
Palermo – Duro colpo della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo a “Cosa nostra”, attraverso un’operazione coordinata che ha portato all’esecuzione di 29 misure cautelari. Il blitz è stato eseguito nella notte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, su mandato del G.I.P. del Tribunale, e ha riguardato uomini legati al mandamento mafioso di Porta Nuova, storicamente uno dei più potenti della città.
Dei 29 indagati a seguito del nuovo blitz antimafia, 13 erano già detenuti, mentre per 16 è scattata la custodia cautelare e per 13 l’obbligo di dimora e firma. L’operazione è l’estensione investigativa dell’inchiesta “Grande Inverno”, che l’11 febbraio scorso aveva già colpito 181 soggetti.
Il ritorno della mafia urbana: un’organizzazione violenta e al passo coi tempi
Le indagini – condotte tra il 2023 e il 2025 – confermano quanto “Cosa nostra” sia ancora viva, coesa e fortemente radicata nel territorio urbano, nonostante i colpi inferti dalla magistratura. Forte il legame con le regole dei “padri fondatori”, ma con la capacità di evolversi tecnologicamente: gli affiliati usano infatti moderni sistemi di comunicazione per sfuggire ai controlli, pur continuando a praticare le “classiche” attività illecite.
Tra queste, dominano il traffico di stupefacenti, in particolare cocaina e droghe sintetiche; la gestione delle piazze di spaccio con pagamento di “tasse” da parte dei pusher, le estorsioni sistematiche agli operatori economici, il controllo del gioco d’azzardo online con l’imposizione dei cosiddetti “pannelli di gioco”. E poi ancora, l’uso e commercio di armi da fuoco e le ritorsioni violente e pestaggi.
Il traffico di droga resta la fonte principale di guadagno
Secondo gli inquirenti, il traffico di stupefacenti continua a rappresentare la linfa economica della mafia palermitana. I proventi servono per mantenere i detenuti e le loro famiglie e per rafforzare il controllo del territorio. I pusher devono sottostare all’autorità mafiosa del mandamento di riferimento: chi viola le regole, rischia pestaggi e punizioni fisiche.
Gioco online e armi: le nuove frontiere del crimine mafioso
Oltre alla droga, anche il gioco d’azzardo digitale costituisce una fonte di introiti rilevante. La mafia impone le sue piattaforme di gioco e controlla la diffusione sul territorio. Parallelamente, gli affiliati dispongono di un arsenale variegato, con episodi documentati di compravendita e cessione di armi.
La violenza come metodo: pestaggi e intimidazioni
Il metodo mafioso rimane invariato nella sua brutalità: le indagini hanno documentato numerosi pestaggi, usati per risolvere contenziosi, punire disobbedienze o riaffermare l’autorità. La forza fisica e la paura sono ancora strumenti fondamentali per mantenere il controllo sociale nei quartieri.
L’operazione antimafia conferma come, nonostante l’intenso lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, “Cosa nostra” resti una realtà criminale capace di rigenerarsi, soprattutto nei centri urbani. Il mandamento di Porta Nuova si riafferma come un nucleo attivo e pericoloso, simbolo di una mafia che non è mai sparita, ma che continua ad adattarsi per sopravvivere e dominare.