Maxi operazione antidroga “Ultima Alba”: 7 misure cautelari e 19 perquisizioni

Le accuse, a vario titolo, riguardano l’appartenenza a un’associazione criminale dedita al traffico di stupefacenti, attiva nel quartiere Falsomiele di Palermo.

Palermo – Nella mattinata di oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, con il supporto dei “baschi rossi” dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, del 12° Reggimento “Sicilia” e di un velivolo del 9° Nucleo Elicotteri, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone, due delle quali già detenute per altra causa. Le accuse, a vario titolo, riguardano l’appartenenza a un’associazione criminale dedita al traffico di stupefacenti, attiva nel quartiere Falsomiele di Palermo.

Il provvedimento, emesso dal GIP su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, si inserisce nell’ambito della vasta indagine denominata “Ultima Alba”, avviata dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bagheria nel novembre 2019 e conclusa nel gennaio 2022.

L’inchiesta prese avvio dal rinvenimento di piantagioni di marijuana nei comuni di Trabia e Misilmeri, con il contestuale arresto di sei soggetti legati da vincoli familiari. Le successive indagini hanno permesso di far luce su un gruppo criminale a gestione familiare, in grado di gestire una vera e propria piazza di spaccio nel quartiere palermitano di Falsomiele, movimentando ingenti quantitativi di cocaina ed eroina e generando entrate per migliaia di euro.

Parallelamente alle esecuzioni odierne, sono state effettuate 19 perquisizioni con l’ausilio delle unità cinofile antidroga di Palermo Villagrazia. In due casi il bilancio è stato positivo: un arresto in flagranza per possesso di 400 grammi di cocaina e un secondo per il ritrovamento di 1,3 chilogrammi di hashish.

Nel complesso, l’indagine ha già portato al sequestro di 590 grammi di cocaina, 33 grammi di eroina, 147 grammi di metadone, 3,2 chilogrammi di marijuana.

Inoltre, sono stati notificati 74 avvisi di conclusione delle indagini preliminari a persone coinvolte, a vario titolo, nelle attività illecite.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il vertice dell’organizzazione è riuscito a impartire ordini e direttive anche durante il periodo di detenzione, confermando la solidità del sodalizio. Le attività investigative – condotte con intercettazioni, videosorveglianza e pedinamenti – hanno documentato centinaia di cessioni al dettaglio di droga e ricostruito la gerarchia interna del gruppo.

L’operazione “Ultima Alba” conferma l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto al traffico di stupefacenti, con particolare attenzione alle aree più disagiate della provincia di Palermo, dove lo spaccio rappresenta una delle principali fonti di finanziamento della criminalità organizzata.