Resta un caso irrisolto: la pista mafiosa sfumata con l’assoluzione di Riina, e quell’ipotesi delle indagini su Enrico Mattei.
Palermo – La scomparsa del giornalista de L’Ora Mauro De Mauro, avvenuta 54 anni fa, il 16 settembre 1970 nel capoluogo siciliano, è ancora avvolta nel mistero. Quello che si sa è che quel giorno, di ritorno dalla redazione di Via Mariano Stabile, De Mauro stava rientrando a casa. Sua figlia Franca lo vide arrivare in auto in via delle Magnolie, ed era sicura che avrebbe varcato l’uscio della porta di casa. Così non fu. Lo vide risalire in machina e ripartire. Ebbe l’impressione che in auto con lui ci fossero altre persone. Da quel momento nessuno ha più visto il giornalista. De Mauro era un affermato cronista, una grande firma. Aveva 49 anni. Si era affermato trattando i principali casi di cronaca nera del suo tempo.
Prima di trasferirsi all’Ora di Palermo, aveva lavorato per altri giornali, fra cui II Tempo di Sicilia e Il Mattino di Sicilia. Nato a Foggia, in Puglia, da giovane si era arruolato come volontario nella Decima Mas e nei giorni della Liberazione fu imprigionato e poi processato, ma assolto per insufficienza di prove e infine prosciolto in Cassazione. L’enigma resterà tale, nonostante le inchieste giudiziarie e giornalistiche degli anni successivi. Il mistero, in effetti, avvolge la stessa figura di De Mauro, cronista brillante, sì, redattore di un giornale filocomunista, ma con alle spalle un passato di ex milite di Salò e collaborazionista, vicino ad esponenti della Democrazia cristiana.
De Mauro è geloso del proprio lavoro, cela l’identità dei confidenti (fuori e dentro la mafia), dilata all’eccesso il suo ruolo di cronista. Ecco perché sarà difficile risalire a quello che realmente è accaduto. Nessuna delle indagini avviate sulla sua scomparsa ha portato a scoprire qualcosa di certo. La pista mafiosa ha portato a incriminare il capo di Cosa Nostra Totò Riina, che però nel 2015 è stato assolto con sentenza definitiva. Un caso irrisolto quello di De Mauro, che nel giorno dell’anniversario della scomparsa viene ricordato con eventi e un libro.
Oggi e domani tre iniziative promosse dall’Associazione siciliana della stampa, assieme al Gruppo Cronisti e l’Associazione nazionale Magistrati Palermo, in collaborazione con la VIII circoscrizione comunale. particolare, domani 17 settembre alle ore 17 presso il Chiostro della Biblioteca Centrale della Regione, in via Vittorio Emanuele 429, sarà presentato il nuovo libro sul caso De Mauro “Sparire a Palermo” di Francesco Sala, Ed Khorakhané 2024. Insieme all’Autore, interverranno i giornalisti Sergio Buonadonna, Roberto Leone, Giuseppe Rizzuto e Tiziana Tavella.
Oggi a Roma alle 17:30 alla Casa del Jazz, Ossigeno per l’informazione ricorderà il giornalista e il mistero della sua scomparsa nel corso di un incontro pubblico durante il quale saranno presentate tre riviste sull’informazione in carcere. La storia di Mauro De Mauro e dei tentativi di scoprire la verità sulla sua scomparsa è raccontata anche sul sito “Cercavano la verità” www.giornalistiuccisi.it con il corredo di documenti e testimonianze raccolti da Ossigeno. Nel corso degli anni molte testimonianze hanno fatto sapere che Mauro De Mauro aveva riferito confidenzialmente che stava lavorando a un grande scoop che, a suo dire, avrebbe scosso l’opinione pubblica. Si sa anche che, fra le altre cose, che stava indagando sulla tragica morte di Enrico Mattei, su incarico del regista Francesco Rosi che stava preparando un film sul presidente dell’ENI e i suoi ultimi giorni, trascorsi in Sicilia.
Una delle ipotesi investigative era legata proprio a queste ricerche sulla morte di Mattei, all’ipotesi che avesse scoperto responsabilità della mafia nel sabotaggio dell’aereo su cui viaggiava. Le indagini hanno seguito anche la pista del Golpe Borghese, tentato il successivo dicembre e cui sarebbe stato a conoscenza, e la pista del traffico di stupefacenti.