Il messaggio del Capo dello Stato in ricordo dell’agente ucciso in Iraq nell’operazione per la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena.
Roma – “Se le spiegazioni delle circostanze che hanno causato la sua morte permangono tuttora non esaurienti, risalta, invece, la generosità estrema di Calipari che alla scarica di proiettili ha fatto scudo con il proprio corpo per sottrarre al rischio la persona che era riuscito a liberare. Un gesto di eroismo, iscritto nella storia della Repubblica”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa di Nicola Calipari. “Nel giorno del ventesimo anniversario dell’uccisione di Nicola Calipari, la Repubblica rende onore al sacrificio di un valoroso dirigente del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare, che ha perso la vita in una difficile missione a Baghdad, conclusa con il salvataggio di un’italiana rapita”.
Mattarella ha aggiunto: “È questo un giorno di memoria e raccoglimento, in cui desidero esprimere anzitutto i sentimenti più intensi di vicinanza alla famiglia e a quanti hanno operato con Calipari e gli sono stati vicini – aggiunge -. Servitore dello Stato, quando venne colpito a morte, portava in salvo la giornalista Giuliana Sgrena, in quella che era l’ennesima missione compiuta per il recupero di connazionali”. La moglie, Rosa Villecco Calipari, ha reso la sua testimonianza da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’, alla vigilia dell’anniversario che vede anche l’uscita del film “Il Nibbio” di Alessandro Tonda, nelle sale dal 6 marzo. Un film che racconta quei drammatici 28 giorni prima che l’alto dirigente del Sismi sacrificasse la sua vita per salvare la giornalista de il Manifesto, proteggendola con il suo corpo dal fuoco amico, dopo essersi speso in ogni modo per la sua liberazione attraverso lunghe trattative con la cellula terroristica che l’aveva rapita, ma ne racconta anche il lato umano, con la moglie e i figli.
“Nicola è entrato in polizia per una scelta. Ha sempre fatto scelte coraggiose. Il coraggio non è qualcosa che ti arriva di botto, è la fine di una serie di scelte, è un modo di essere costruito in tutta la vita, dei valori morali che hai dentro e che ti portano a non essere altro da quello – ha spiegato la Villecco Calipari -. Altrimenti non mi sarei mai spiegata perché avesse lasciato me e i suoi figli per proteggere Giuliana. Non poteva fare altrimenti, ha sempre tutelato i più deboli, i minori, gli omosessuali, gli immigrati. Era un poliziotto atipico ma vorrei tanto, invece, che fosse tipico questo modello di persona che coniuga sicurezza e tutela dei diritti umani”. A interpretare il film “Il Nibbio”, Claudio Santamaria, che ha dichiarato :”Un film che al di là del singolo episodio, racconta una figura istituzionale che aveva una profonda umanità e questo è l’aspetto su cui ci siamo concentrati di più, aveva come unica arma la mediazione”.
Anche la Questura di Roma ha reso omaggio a Calipari, dirigente Superiore della Polizia di Stato, insignito di medaglia d’oro al valor militare. “Nicola guidava una squadra che, nel pieno del conflitto iracheno, subito dopo aver contribuito alla liberazione di Giuliana Sgrena, stava accompagnando la giornalista all’aeroporto da cui sarebbe dovuta partire per tornare in patria. Calipari – ricorda la nota – fu colpito a morte da alcuni colpi di fucile in un checkpoint statunitense, mentre viaggiava sull’auto che trasportava l’ostaggio, facendole scudo col suo corpo. Questa mattina, la Questura di Roma si è unita nel suo ricordo in una commemorazione celebrata alla presenza del Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Raffaele Grassi, che, in rappresentanza del Capo della Polizia, ha deposto una corona di alloro davanti al bassorilievo in bronzo che ritrae l’eroico poliziotto”.
Alla cerimonia, officiata dal Cappellano della Questura Don Nicola Tagliente, erano presenti anche la moglie di Nicola, Rosa Maria Villecco, ed il Questore di Roma, insieme alle altre autorità civili e militari ed ai numerosi colleghi che lo hanno conosciuto e con i quali ha lavorato durante i suoi 20 anni di carriera. Ospite della giornata anche Claudio Santamaria, commosso nel ricordo di quell’ “uomo gentile e grande poliziotto” che lui stesso interpreterà in “Il Nibbio”: il racconto in pellicola – che sarà presentato questa sera all’Auditorium Parco della Musica alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri – della storia di Nicola e della sua dedizione incondizionata nel suo lavoro al servizio della collettività.