Tante storie di uomini e donne che hanno dimostrato senso della comunità e che si sono occupati dei più deboli e di chi era in difficoltà.
Roma – La “solidarietà è ossigeno”, antidoto contro vecchie e nuove solitudini. È con parole di gratitudine che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella accoglie al Quirinale i destinatari delle 31 onorificenze ‘al merito della Repubblica italiana’. “Cittadini che si sono distinti per atti di eroismo e impegno civile”, scrive il Colle nella nota di presentazione alla cerimonia. “Le vostre sono azioni di solidarietà che dimostrano un coinvolgimento nel farsi carico delle difficoltà degli altri ed è giusto farle conoscere”, evidenzia Mattarella, senza chiamarli mai eroi, ma piuttosto persone che “vivono la quotidianità con un senso di comunità, occupandosi di chi è in difficoltà ed è più debole”. Le vostre azioni “rendono la società più accogliente” e “sono ossigeno per la vita comune”, afferma.
“Sono la negazione della solitudine – prosegue il capo dello Stato – che è un pericolo molto alto in questo nostro tempo, nel quale siamo sommersi da immagini, flussi informativi e relazioni apparenti, ed è possibile per qualcuno sentirsi disorientato e solo”. Molte le storie dei premiati: tra di loro nel Salone dei Corazzieri, c’è Angela Isaac, 28 anni, nigeriana, da 10 anni in Italia. Il 19 ottobre scorso, ha salvato un uomo travolto in strada dall’acqua durante l’alluvione a Catania: E c’è Armando Punzo, 64 anni, regista e attore di teatro, che con il progetto ‘Per Aspera ad Astra’ ha coinvolto oltre mille detenuti portando nelle carceri arte e cultura. E ancora Carlo Stasolla, 59 anni, che presiede l’Associazione 21 luglio’ e lavora nei campi rom e non solo, supportando i più discriminati. E ancora la storia del poliziotto Adriano Blundo, che lo scorso 29 giugno, mentre libero dal servizio era in viaggio con la famiglia, ha soccorso una donna rimasta coinvolta in un incidente in autostrada.
I suoi colleghi Domenica Turi e Antonio Stellato, durante una giornata di vacanza hanno salvato un bimbo in arresto cardiaco dopo esser caduto in piscina. E ancora, Livia Cecconetto, 80 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua lunga attività di volontariato anche a favore delle mamme e bambini migranti che arrivano nell’isola di Lampedusa”. Colpisce anche la storia di Vittoria Tognozzi, 87 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana: “Per la sua attività di testimone dell’eccidio di Fucecchio dove persero la vita molte donne anziani e bambini”. Nell’agosto del 1944, a 7 anni, ha perso la madre e le due sorelline nell’eccidio nazista di Fucecchio e da 30 anni si dedica alla testimonianza di quanto accaduto. Va nelle scuole e racconta ai ragazzi la sua storia.