Marina Berlusconi Cavaliere del Lavoro: “Dedico la nomina a mio padre”

L’onorificenza alla figlia del leader Fi, imprenditrice di successo: 60 anni fa la prima donna traccia storia, Gilberta Gabrielli Minganti.

Roma – “La nomina a Cavaliere del Lavoro è un onore grandissimo, per il quale desidero davvero esprimere tutta la mia gratitudine al Presidente Mattarella e al Consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro”. Marina Berlusconi, arrivando al Quirinale per la cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine ‘Al Merito del Lavoro’ ai Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno 2024, non poteva non parlare del Cavaliere, figura di primo piano della politica italiana e della sua vita. “Dedico questo riconoscimento a mio padre, che nel 1977 ricevette lo stesso titolo – aggiunge-. Silvio Berlusconi resterà
per sempre ‘il Cavaliere'”.

Sono passati più di quarant’anni, dice emozionata Marina Berlusconi, “ma ricordo come fosse ieri quella giornata a Roma in cui mia madre, io e mio fratello Pier Silvio lo accompagnammo alla cerimonia per
questa onorificenza
: ero una bambina, e quel momento resterà per sempre nel mio cuore. Vorrei anche aggiungere che questo titolo non è soltanto mio, appartiene anche a tutte le persone che lavorano nel Gruppo Mondadori e più in generale in Mediaset e in tutto il Gruppo Fininvest. Questo cavalierato è anche per loro e con loro desidero condividerlo, perché è un riconoscimento al loro impegno, alla loro energia, alla loro passione”.

Marina e suo padre, Silvio Berlusconi

Marina Berlusconi, imprenditrice e modello per molte donne. “Un’attenzione del tutto particolare per la nostra competitività – oltre che per una evidente questione civile – merita il tema della partecipazione femminile al mondo del lavoro. In Italia abbiamo avuto importanti esempi di grandi figure femminili alla guida di attività imprenditoriali. Quest’anno ricorre il 60esimo anniversario dalla nomina della prima donna insignita Cavaliere del Lavoro, Gilberta Gabrielli Minganti, imprenditrice metalmeccanica di Bologna”, ha ricordato Maurizio Sella, presidente della Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro, alla cerimonia di consegna delle onorificenze a Palazzo Quirinale.

“Per celebrare questo anniversario la Federazione ha realizzato un volume dedicato alle donne insignite nel Novecento: ‘Donna e Impresa. Storie di Cavalieri del Lavoro’ – ha aggiunto – Sono storie imprenditoriali che fotografano la trasversalità e l’ampiezza di un potenziale prezioso”. Il Capo dello Stato ha rivolto il più “cordiale saluto a tutti i presenti e, particolarmente, ai nuovi Cavalieri del Lavoro, che hanno ricevuto le insegne a coronamento dell’impegno dispiegato per la crescita delle loro imprese e, allo stesso tempo, per lo sviluppo economico e sociale dell’Italia, accrescendone il prestigio nel mondo”. Sergio Mattarella alla cerimonia di conferimento delle insegne di Cavaliere del lavoro al Quirinale, ha anche rivolto un “augurio, con grande calore, agli Alfieri del Lavoro che hanno conseguito negli studi risultati di eccellenza”. I giovani.

Palazzo del Quirinale

“Davanti a loro si apre adesso il cammino universitario. Saranno, certamente, anni che ricorderete con entusiasmo. Anni di studio e di impegno. E, insieme, di crescita e di costruzione del vostro futuro” ha proseguito. “E’ un aspetto felice di questa cerimonia l’incontro tra donne e uomini che hanno avuto successo nell’attività imprenditoriale, che hanno innovato e creato lavoro, e giovani che si sono distinti nella scuola e rappresentano – insieme a tanti altri che hanno ben studiato -una promessa per il domani della nostra comunità nazionale. Successi e promesse riguardano, ovviamente, le biografie di ciascuno, e, tuttavia, l’incontro tra generazioni pone in evidenza i suoi riflessi sociali: pone anzitutto in rilievo il valore di esempio, di dialogo, di aiuto nella formazione, di messa in comune delle conoscenze e delle esperienze” ha concluso Mattarella. 

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