Il leader di Democrazia Sovrana Popolare contro la sinistra anche sul caso del Manifesto di Ventotene: “Non conoscono la storia”.
Roma – “Tra le tante cose che cercano di oscurare c’è questo scandalo dell’Unione Europea che ha dato i soldi alle associazioni ambientaliste per raccontarci la balla sul cambiamento climatico dovuto all’uomo. Questa cosa va indagata, non la devono tenere nascosta perché hanno pagato associazioni, giornalisti per raccontarci balle che poi producono il cappotto termico, la fine della libertà e della mobilità con le nostre automobili, colpiscono il popolo e bisogna ricordarlo”. E’ la tesi del leader di Democrazia Sovrana Popolare, Marco Rizzo, che in un post su Facebook attacca l’ideologia green europea.
Non è la prima volta che Rizzo parla dell’argomento: in un post del 2020 scriveva come “la lotta contro il cambiamento climatico è lotta di classe. L’1% più ricco della popolazione mondiale – sosteneva – è stato responsabile dell’emissione di più del doppio di anidride carbonica rispetto alla metà più povera del mondo dal 1990 al 2015. Ma adesso l’Unione Europea ci dice che in Italia dobbiamo investire l’80% dei fondi europei nella decarbonizzazione. Il grande capitalismo globalizzato ha fatto i soldi inquinando il pianeta, ora vuole continuare ad arricchirsi con la Green Economy”. Ma il leader di Democrazia Sovrana Popolare critica il sistema Europa nella sua interezza.

Che Marco Rizzo sia contrario al riarmo europeo non è una novità. Destinataria, ancora una volta, l’Ue. Nella trasmissione di Mario Giordano ‘Fuori dal Coro’ di mercoledì 12 marzo, il presidente onorario del Partito Comunista si lascia andare anche a un gesto “inconsueto”: le corna. “Il piano di riarmo europeo di 800 miliardi di euro – ha affermato Rizzo – è dannoso per due motivi: innanzitutto perché rischia di farci fare la guerra proprio ora che Trump e Putin stanno trovando un accordo di pace, in secondo luogo l’impegno bellico così ferocemente e ciecamente inseguito dall’UE, dimentica completamente la questione sociale”. Il motivo? “Impiega nelle armi ciò che dovrebbe essere speso nella ricerca, nella sanità, nell’istruzione, nelle politiche per il lavoro e per lo Stato Sociale”.
Proprio oggi va all’attacco della sinistra sul caso del Manifesto di Ventotene. Il leader di Democrazia Sovrana Popolare, rispondendo alle domande di un’intervista per Affari Italiani, stronca i leader attuali dell’opposizione e dice: “Non conoscere la propria storia, le proprie origini, il pensiero dominante del proprio, recente passato. Rivendicare come sacro, inviolabile, un testo che, in realtà, per anni è stato dimenticato e disconosciuto. Questa cosiddetta sinistra non solo tradisce le sue origini, ma non conosce neanche la propria storia. La costruzione dell’Ue è sempre stata vista dai comunisti come una operazione degli Stati Uniti per controllare politicamente, militarmente ed economicamente l’Europa, tanto più nella contrapposizione con l’Unione Sovietica e i paesi socialisti. Non è un caso che – spiega Rizzo – la prima votazione sul mercato comune europeo vide il voto contrario del Partito Comunista e l’astensione del Partito Socialista, mentre tutte le altre forze presenti in Parlamento votarono invece a favore”.