Manovra approvata alla Camera, lunedì al Senato. Polemica sulla “legge mancia”

Giorgetti:  “Molti parlano di dettagli ma il cuore c’è e il bilancio pure. Italia torna a essere rispettata come seria e responsabile”.

Roma – La Manovra è stata approvata dall’Aula della Camera con 204 voti a favore e 110 contrari. Ora passa al Senato. “Molti parlano di dettagli… ma il cuore c’è e il bilancio pure. L’Italia torna a essere rispettata come seria e responsabile”. Così il ministro Giancarlo Giorgetti ha commentato l’approvazione alla Camera della legge di bilancio. Una maratona quella a Montecitorio per mandare la legge di bilancio in Senato prima di Natale. La Camera archivia il 2024 con un provvedimento complesso, che ha avuto un percorso tortuoso, benché in gran parte obbligato dai vincoli di bilancio. Ma la polemica di giornata tra maggioranza e opposizione ieri è stata quella per il ritorno della cosiddetta ‘legge mancia’: una serie di micro-interventi a pioggia sul territorio da parte del centrodestra.

Lunedì 23 la Manovra sarà annunciata in Aula al Senato in una breve seduta convocata alle 11, per poi passare alla commissione Bilancio che ne comincerà l’esame. Una breve riunione in serata del Consiglio dei ministri ha approvato la nota di variazione al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. Quindi il testo della legge di Bilancio ha avuto l’ok a Montecitorio tra le polemiche, con l’opposizione che ha attaccato sulla nota di variazione e la sovracopertura da 100 milioni trapelata giovedì, e di cui, contestano, il Governo non ha specificato l’utilizzo.

La premier Meloni e il ministro Giorgetti

Per mantenere l’obiettivo di portare il rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, e uscire dalla procedura per deficit eccessivo, le risorse sono state concentrate su poche voci di spesa: su tutte, i 18 miliardi per rendere strutturali l’Irpef a 3 aliquote e il taglio del cuneo, poi il rifinanziamento per il fabbisogno sanitario standard, incrementato di 1,3 miliardi nel 2025, le misure a sostegno della natalità. Tra le voci di finanziamento, quella che il ministro Giancarlo Giorgetti ha definito “sacricifi” per le banche, poi la revisione delle detrazioni, con la stretta per i redditi oltre i 75mila euro e l’introduzione del ‘quoziente familiare’, e 3 miliardi di tagli ai ministeri.

Ma la polemica si è concentrata soprattutto sulla “legge mancia”. Fondi a teatri parrocchiali, per il rifacimento di marciapiedi e manto stradale in piccoli Comuni ma anche a festival o palestre. Gli interventi sono “pure troppi”, ammette a denti stretti qualche deputato anche della maggioranza. “Avete addirittura finanziato un Comune con un esiste!”, urla verso i banchi della maggioranza il Dem Federico Fornaro. “Abbiamo 150mila euro al Comune di Nocera Umbra per il calcio sintetico – accusa la pentastellata Valentina D’Orso in Aula – e il sindaco è seduto lì, perché è anche deputato. Abbiamo odg con il codice fiscale!”. 

Dai 100mila euro nel 2025 per la parrocchia di Santa Maria della Grotticella di Viterbo al milione ma solo nel 2027 per la ristrutturazione del teatro parrocchiale di Santa Maria Assunta di Brignano a Gera d’Adda (Bergamo). E ancora, i 100mila euro per il rifacimento del manto stradale di via Frostella a Caiazzo (Caserta) o i 400mila euro per la manutenzione delle strade rurali del comune di Orune (Nuoro) o ancora 150 mila euro al comune di Colle Brianza anche per la protezione del ciglio stradale e l’allargamento in alcuni tratti. Negli ordini del giorno alla legge di bilancio la maggioranza mette nero su bianco le proprie richieste per la cosiddetta ‘legge mancia’, predisposta in un comma della manovra, che stanzia 102 milioni in tre anni. Le risorse vanno destinate con specifico atto di indirizzo, come sono appunto gli odg. I fondi saranno poi assegnati con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

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