Manifestazioni a Bologna, la Prefettura: “Fantasiose le ricostruzioni riportate da alcuni organi di stampa”

La replica alle polemiche in una nota: “Nessuna indicazione sullo svolgimento dell’evento o sulla gestione dello stesso è pervenuta dal Ministero dell’Interno”.

Bologna – “Con riferimento a quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa riguardo agli incidenti occorsi durante le manifestazioni che si sono svolte ieri a Bologna, la Prefettura smentisce ricostruzioni fantasiose rappresentate negli stessi”. Arriva in serata il comunicato con cui il prefetto di Bologna replica alle polemiche scatenate dopo i cortei di ieri, nei quali i due gruppi di estrema destra CasaPound e Rete dei Patrioti hanno sfilato in città, e a seguito dei disordini verificatisi con i cortei degli anarchici e dei centri sociali, durante i quali si sono verificati tafferugli tra i dimostranti e le forze di polizia.

“La manifestazione organizzata dal Movimento nazionale rete dei patrioti d’Italia per la giornata di sabato 9 novembre è stata oggetto di approfondito esame in sede di comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, unica sede nella quale vengono acquisiti e analizzati tutti gli elementi per valutare l’impatto che la stessa avrebbe avuto sull’ordine e la sicurezza pubblica nella città”, si legge nella nota della Prefettura. E “dopo attenta analisi si è preso atto della insussistenza di motivazioni che avrebbero potuto legittimare un divieto dello svolgimento della stessa, peraltro preavvisata in Questura con larghissimo anticipo”, continua lo scritto.

La Prefettura spiega anche come si è giunti a consentire manifestazione. “Si è ritenuto, con unanime avviso di tutti i componenti e, quindi, anche del Sindaco Lepore, che la stessa avrebbe potuto più opportunamente svolgersi previa mediazione con gli organizzatori, più volte tentata dalla Questura – che comunque ha ottenuto sia la riduzione del percorso sia quella della durata della manifestazione – finalizzata ad evitare assembramenti nel centro cittadino e quindi a delocalizzarla fuori dall’area storica. Ciò, in ragione del fatto che svolgendosi in un giorno prefestivo, la stessa avrebbe potuto impattare con il consueto affollamento di presenze in città. È appena il caso di sottolineare che, comunque, le interlocuzioni e, più in generale, ogni opera di mediazione con gli organizzatori, poste in essere dalla questura, hanno consentito uno svolgimento senza turbative di questa specifica manifestazione. Gli incidenti e le aggressioni alle forze di polizia, infatti, si sono registrate esclusivamente da parte dei partecipanti alla concomitanti manifestazioni di anarchici e antagonisti che non erano state oggetto di preavviso all’autorità di pubblica sicurezza, come invece prescritto dalla legge”.

La Prefettura, dunque, “smentisce categoricamente” che “alcuna indicazione in ordine allo svolgimento dell’evento o alle modalità di gestione dello stesso sia pervenuta dal Ministero dell’interno o da chiunque altro, rientrando ogni valutazione in materia tra le esclusive prerogative e responsabilità dell’autorità provinciale di pubblica sicurezza”. Alla luce di tali considerazioni, conclude la nota, “si può trarre ogni ulteriore più opportuna valutazione anche rispetto ad altre estemporanee affermazioni da alcuni rilasciate, al limite del diffamatorio, sull’operato delle autorità locali e del Governo”.

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