Dda di Bari e carabinieri lo hanno rintracciato e arrestato nell’appartamento in cui si nascondeva a Carovigno, in provincia di Brindisi.
Foggia – Dda e carabinieri hanno messo la parola fine alla latitanza di Vincenzo Fratepietro, classe 1969, detto “Cerottino”, inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi del ministero dell’Interno e ricercato dal 16 marzo di due anni fa. Rintracciato nel corso di un prolungato servizio di osservazione nei pressi
dell’appartamento presso cui si nascondeva a Carovigno, Fratepietro è stato arrestato e tradotto in carcere a Brindisi.
Due anni fa l’uomo si era sottratto alle ordinanze di custodia cautelare in carcere di cui era stato destinatario per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nell’ambito delle operazioni – coordinate dalla Dda di Bari e condotte dai carabinieri di Foggia – convenzionalmente denominate “Cocktail”
(eseguita il 16.03.2023 a carico di 24 persone) e “Game Over” (eseguita il 24.07.2023 a carico di 82
persone).
In entrambe le inchieste era emersa la sua figura di stabile fornitore di articolate associazioni finalizzate al traffico di stupefacenti, Nell’operazione “Game over”, per la quale gli è stata contestata l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, era stato individuato quale “grossista e stabile fornitore” di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente in favore della consorteria mafiosa denominata “società foggiana”.
Per lo stesso reato aggravato dall’agevolazione mafiosa, Fratepietro è stato recentemente condannato in primo grado a 9 anni e 8 mesi di reclusione nell’ambito dell’operazione “Nemesi” della Dda di Bari, essendo accusato di aver stabilmente fornito di sostanza stupefacente il “clan D’Abramo – Sforza” di Altamura (BA).