Succede a Catania. L’uomo aveva in casa diverse armi e droga e aveva dato in custodia l’AK-47 a un’amica di famiglia.
Catania – Dopo le ultime botte, che l’avevano costretta a ricorrere alle cure mediche in ospedale, finalmente la denuncia. E così un uomo di 26 anni è stato arrestato dalla polizia di Catania per maltrattamento nei confronti della compagna e poi anche per possesso di armi da guerra (nella fattispecie, un Kalashnikov). Agli agenti la donna ha raccontato di essere stata colpita al volto con un pugno durante una lite in strada e di avere ricevuto minacce di morte anche con messaggi e video su Whatsapp nel quale il compagno minacciava il suicidio tenendo in mano una pistola.
Durante una perquisizione in casa del compagno i poliziotti hanno trovato l’arma, una Berretta PX4 con la matricola cancellata corredata di un caricatore con 12 proiettili, un silenziatore e quattordici proiettili. Gli agenti sono venuti a sapere inoltre che l’uomo avrebbe avuto anche un AK-47 Kalashnikov, poi affidato ad un’amica di famiglia. La donna ha spontaneamente consegnato l’arma da guerra, di fabbricazione ungherese e con la matricola cancellata ed è stata a sua volta denunciata.
L’autore dei maltrattamenti è stato bloccato il giorno dopo vicino l’abitazione dove la compagna si era rifugiata. In auto gli agenti gli hanno trovato una mazza da baseball, diversi capi di vestiario, una modica quantità di sostanza stupefacente e denaro. Su disposizione del pm di turno è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza. Il Gip ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.