Mafia: la politica si stringe alle vittime nel giorno in cui tutti “devono” ricordarle

Da destra a sinistra, trasversalmente, i messaggi di vicinanza ai famigliari degli innocenti caduti sotto i colpi della criminalità.

Roma – La politica, mentre è scossa dal terremoto scoppiato a Bari con l’ipotesi scioglimento del Comune, si stringe attorno alle vittime innocenti della criminalità organizzata e ai loro famigliari che oggi le ricordano in un grande corteo a Roma. Nella Giornata dove tutti, almeno per un attimo, si fermano a ricordare i loro nomi.

Su X il premier Giorgia Meloni parla della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: “un’occasione importante – scrive – per rendere omaggio a chi ha perso la vita per mano malavitosa, per stringerci attorno ai loro familiari e trasmettere le loro storie ai più giovani, per rinnovare l’impegno quotidiano di ciascuno di noi e delle nostre Istituzioni contro ogni forma di criminalità organizzata”.

“Il ricordo di chi ha pagato un prezzo così alto e l’esempio di chi ha sacrificato la propria vita a difesa della
legalità, devono essere il faro che guida le azioni e l’operato di tutti noi. Sempre”, aggiunge il presidente del Consiglio. Le fa eco il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che afferma: “Ricordiamo oggi tutti coloro che hanno pagato con la vita l’ostinato coraggio con cui hanno combattuto la violenza delle mafie. Magistrati, operatori delle Forze dell’ordine, politici, sindacalisti, imprenditori, giornalisti, comuni cittadini che hanno lottato per una società più giusta, libera dai soprusi e dai condizionamenti della criminalità organizzata”. E aggiunge come sia “fondamentale custodire la memoria delle tante persone assassinate per aver difeso strenuamente i valori di giustizia e legalità”.

Interviene anche il presidente del Consiglio nazionale di Forza Italia e governatore della Sicilia Renato Schifani: “Ogni vita spezzata, ogni innocente assassinato per mano delle mafie, ogni storia di coraggio e di sacrificio è un esempio, un orientamento e un monito”, sottolinea avvertendo che “l’evoluzione normativa nel contrasto alla criminalità organizzata ha fatto molto, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia di fronte a un nemico molto abile ad adeguarsi ai cambiamenti dell’economia e della società. La strada da seguire, dunque, è sì normativa, ma anche culturale“, conclude Schifani.

Don Luigi Ciotti nel corso della manifestazione a Roma in occasione della 29ma giornata del ricordo e dell’impegno per le vittime innocenti di mafia, lancia una frecciata: “Fare memoria vuol dire impegnarsi non una giornata, ma ricordare i nomi di tutti quanti, con la stessa dignità e con la stessa forza: è importante impegnarsi tutti i giorni. Bisogna fare un lavoro nelle scuole, nelle università e nei territori. Non dobbiamo dimenticarci che le mafie sono forti, anche più di prima. Sparano di meno ma ci sono”, ha detto il leader di Libera.

“Chi ama l’Italia odia la mafia. Nel ricordo di tutte le vittime delle mafie rinnoviamo l’impegno nella lotta contro la criminalità organizzata”, scrive su Twitter il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione
internazionale, Antonio Tajani. Il vice premier aggiunge: “Per questo la riforma della giustizia è una priorità.
Fiero di avere fra i nostri parlamentari Rita Dalla Chiesa e Caterina Chinnici”. E ancora, intervengono in una nota, i rappresentanti del Movimento cinque stelle nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato Stefania Ascari, Anna Bilotti, Valentina D’Orso, Federico Cafiero de Raho, Carla Giuliano, Ada Lopreiato e Roberto Scarpinato. 

“La giornata di oggi – dicono i pentastellati – viene onorata appieno solo a patto che ogni giorno vada avanti in maniera decisa e compatta la lotta contro tutte le mafie. Il principale pericolo da fronteggiare nel nostro tempo è il pericoloso clima negazionista rispetto all’attualità e alla forza della penetrazione mafiosa nel tessuto sociale ed economico del Paese”.  Laura Boldrini deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo, ricorda che l’80% delle vittime di mafia non ha ancora avuto giustizia. Oggi, a Roma, ricordiamo i loro nomi e le loro storie di coraggio e di impegno contro l’illegalità che
insidia quotidianamente le vite di milioni di persone e la vita democratica del Paese”.

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