L’uomo è stato condannato in via definitiva a 4 anni e 8 mesi di reclusione per immigrazione clandestina e altri reati.
Parigi – E’ finito in manette in Francia un 30enne nigeriano latitante. L’uomo era stato condannato in via definitiva per 416 bis dal tribunale di Torino dopo essere stato indagato come membro di ‘’Maphite’’, associazione ritenuta responsabile di reati in materia di stupefacenti, estorsione, reati contro la persona, inclusa la tratta di esseri umani e l’immigrazione clandestina, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e di vari reati commessi in Nigeria.
L’uomo è stato individuato grazie al monitoraggio delle presenze criminali sul territorio di competenza del centro operativo della DIA di Brescia, supportato dall’elaborazione di informazioni di carattere commerciale e finanziario e, in particolare, dall’analisi delle movimentazioni indirizzate all’estero tramite canali di money transfer, in parte convogliate in segnalazioni per operazioni sospette di riciclaggio. A novembre scorso il 30enne, che si era reso irreperibile sul territorio nazionale sin dall’anno 2021, è stato condannato in via definitiva alla pena di quattro anni e otto mesi di reclusione.
Le indagini hanno consentito di rilevare gli ultimi recapiti del nigeriano in Italia nella provincia di Bergamo e di risalire agli spostamenti successivi al 2021, individuando un’attività commerciale a lui intestata in Francia. Accertata, grazie alla collaborazione con le autorità transalpine, la presenza del 30enne nigeriano nel loro territorio, è stata richiesta l’estensione del provvedimento di espiazione pena in ambito europeo da parte della procura generale presso la corte d’appello di Torino. Un passaggio indispensabile per consentire la sua cattura, a Bordeaux, da parte dei competenti organi di polizia francesi in stretto contatto con la Direzione investigativa antimafia. E’ al vaglio la sua estradizione in Italia.