Maati Moubakir “ucciso per errore dopo un inseguimento per una sigaretta elettronica”

Il 17enne è stato accoltellato a Campi Bisenzio il 29 dicembre. Secondo la Procura, sarebbe stato scambiato per un ladro e inseguito dal branco. Sei giovani indagati.

Firenze – La tragica morte di Maati Moubakir, il diciassettenne ucciso a coltellate a Campi Bisenzio lo scorso 29 dicembre, si sarebbe consumata per un drammatico scambio di persona. Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Firenze, il giovane sarebbe stato inseguito e aggredito da un gruppo di ragazzi convinti che fosse il responsabile del furto di una sigaretta elettronica avvenuto mesi prima. Questa ipotesi, sostenuta dalle testimonianze e dai filmati delle telecamere di sorveglianza, è stata presentata al Tribunale del Riesame, che dovrà decidere sulla possibile revoca o attenuazione della misura cautelare per uno dei principali indagati, Diego Voza, diciottenne finito in carcere a fine gennaio insieme ad altri sospettati.

Attualmente, oltre a Voza, si trovano detenuti Denis Alexander Effa Ekani, 22 anni, Denis Mehmeti, 20 anni, Ismail Arouii, 20 anni, e Francesco Pratesi, 18 anni, tutti accusati di concorso in omicidio volontario aggravato. Un sesto ragazzo, invece, è stato denunciato a piede libero. Gli inquirenti contestano ai sospettati non solo la crudeltà con cui è stato commesso il delitto, ma anche la futilità del movente, sottolineando la particolare efferatezza dell’azione.

Secondo le indagini, la sera prima dell’omicidio Maati si trovava in discoteca con alcuni amici quando due ragazze avrebbero riconosciuto un giovane che lo accompagnava, accusandolo del furto di una sigaretta elettronica avvenuto sei mesi prima. La situazione sarebbe presto degenerata: il ragazzo, sentendosi ingiustamente accusato, avrebbe reagito sputando in direzione delle due giovani, scatenando la loro ira. Le ragazze avrebbero quindi chiamato in aiuto alcuni amici, dando il via a un inseguimento che ha preso una piega tragica. La vittima, che nulla aveva a che fare con il furto, sarebbe stata scambiata per il colpevole e attaccata dal gruppo.

Dalle ricostruzioni emerge che Maati sia stato colpito una prima volta da due degli aggressori, riuscendo poi a fuggire lungo via Tintori. Tuttavia, il suo tentativo di mettersi in salvo è stato vano: altri tre assalitori lo hanno raggiunto e aggredito nuovamente. Disperato, il diciassettenne ha cercato rifugio su un autobus, ma proprio in quel momento un’ultima coltellata, inferta con precisione al cuore, gli è stata fatale.

L’indagine è ancora in corso e la decisione del Tribunale del Riesame sarà cruciale per il destino degli indagati.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa