Quando ingeriamo il cibo, questo viene degradato e assorbito a livello intestinale, immesso nel torrente sanguigno circolatorio e metabolizzato all’interno delle cellule. Ma abbiamo sempre bisogno di luce…
Vi siete mai chiesti di che cosa si nutrono veramente le nostre cellule? La maggior parte di voi risponderà: “Ovvio, di cibo!”. I più tecnici risponderanno: “…Di glucidi, detti anche carboidrati o zuccheri, proteine, grassi, vitamine e sali minerali…”.
Quello che invece asserisco è che ci nutriamo di luce.
Sia chiaro da subito che questa affermazione non vuole essere una provocazione per attirare l’attenzione (ne ho già fin troppa); non è nemmeno uno slogan pubblicitario. Quella che vi ho appena svelato è una realtà metabolica, una legge biochimica. Non avvertite un senso di benessere semplicemente nell’apprendere che è di luce che vi nutrite? Bene, sappiate che la mia non è nemmeno una trovata new age, né un credo metafisico, ma semplicemente scienza. Adesso vi illustro le interazioni tra il mondo vegetale e il mondo animale.
L’uomo è un animale che è tenuto in vita dall’energia chimica. L’energia chimica è contenuta nei legami tra gli atomi che vanno a costituire i vari componenti della materia organica che noi chiamiamo cibo. L’energia chimica è l’energia di legame depositata nella connessione tra gli atomi all’interno delle molecole e varia proprio a causa della formazione o della rottura di questi legami chimici. Quando questi legami si formano l’energia chimica viene ‘immagazzinata’, quando si spezzano viene ‘liberata’. L’energia di legame è un’energia che, per essere liberata, ha bisogno di reazioni d’innesco, che possono essere di natura fisica (per esempio, temperatura) o di natura biologica (per esempio, enzimi, coenzimi, ormoni, ecc.).
Vi faccio un esempio. Un foglio di carta contiene energia chimica racchiusa nei legami tra i suoi atomi, ma non si vede. Nel momento in cui, però, bruciamo il foglio di carta si forma una fiamma luminosa e calda. L’energia chimica si è liberata sotto forma di energia luminosa (luce) ed energia termica (calore). L’energia chimica contenuta nel glucosio di cui ci nutriamo deriva dall’energia luminosa dei raggi solari attraverso la fotosintesi clorofilliana. Come sapete, la fotosintesi è quel processo chimico per cui i vegetali producono glucosio a partire dall’anidride carbonica presente nell’aria, dall’acqua e dalla luce solare.
Ecco la formula:
6 CO2 + 6 H2O + energia solare –> C6H12O6 + 6 O2
anidride carbonica + acqua + energia solare a dare glucosio + ossigeno
Senza luce solare non se ne fa nulla. Prendete la pianta che avete sul balcone e chiudetela in una stanza buia. La pianta muore proprio perché si nutre di luce.
Il prodotto della fotosintesi, cioè della reazione chimica tra anidride carbonica e acqua attivata dall’energia solare è il glucosio, fondamentale per la vita della pianta. La fotosintesi clorofilliana è l’unico processo biologico in grado di raccogliere l’energia solare e trasformarla in energia chimica contenuta nei legami molecolari del glucosio. Da essa dipende la vita sul pianeta Terra. È vero che noi non siamo piante ma tenete presente che gli animali (compreso l’uomo) si nutrono di vegetali oppure di altri animali che si nutrono a loro volta di vegetali, recuperando indirettamente, in tal modo, l’energia chimica che serve loro per vivere.
Gli animali, compreso l’uomo, sono consumatori di cibo (energia chimica) e ossigeno. Essi ricavano energia chimica degradando le molecole originariamente prodotte dai vegetali per mezzo della fotosintesi. Tutte le attività di un organismo e delle sue cellule dipendono dall’energia chimica racchiusa nei legami chimici delle molecole che compongono gli alimenti. La cellula vegetale, per mezzo della fotosintesi, trasforma l’energia luminosa solare in energia chimica inglobata nell’energia di legame tra gli atomi nella molecola di glucosio. Il cibo è ricco di energia chimica di legame. Quando ingeriamo il cibo, questo viene degradato e assorbito a livello intestinale, immesso nel torrente sanguigno circolatorio e metabolizzato all’interno delle cellule: dopo una serie di processi metabolici il glucosio viene demolito in anidride carbonica (CO2) e acqua metabolica (H2O) e l’energia presente nei suoi legami viene immagazzinata nei legami di molecole chiamate
ATP (Adenosina trifosfato). L’energia di legame delle molecole di ATP viene ceduta alle cellule muscolari dove viene trasformata da energia chimica in energia meccanica (contrazione muscolare). Nelle cellule nervose viene trasformata in energia elettrica per la trasmissione degli impulsi nervosi. Viene anche trasformata in energia termica per far sì che la temperatura del nostro corpo rimanga costante a 37 °C. I metaboliti che restano, le molecole ultime di tutto il processo di ossidazione, sono, guarda caso, acqua e anidride carbonica, le stesse da cui parte la fotosintesi clorofilliana, che vengono poi eliminate dall’organismo mediante le urine e le vie respiratorie. Quell’acqua e quell’anidride carbonica da noi eliminate verranno utilizzate dalle piante per sintetizzare il glucosio grazie all’energia solare. E il cerchio è chiuso.
Le cellule animali per vivere necessitano di energia chimica, non di energia termica (calore): le calorie sono una ‘bugia scientifica’. Questa energia chimica deriva dall’energia solare (energia luminosa) tramite la fotosintesi clorofilliana. Quindi noi ci nutriamo di energia solare. Eccovi dimostrato, con logica consequenziale complessa o logica biochimica, che l’uomo si nutre di luce. Scusate se è poco. L’uomo si nutre di luce. È scienza. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Perché vi sto spiegando tutto questo? A che cosa serve? A farvi ancora una volta prendere coscienza del fatto che non bisogna valutare l’energia termica del cibo considerando le sue calorie, ma bisogna tenere conto dell’energia chimica in esso contenuta. Il corpo umano non usa il calore del cibo, non usa l’energia termica del cibo, usa piuttosto l’energia chimica contenuta nel cibo a livello molecolare.
Vi siete resi conto che il paradigma è cambiato? Riuscite a concepire la portata rivoluzionaria di questa grande verità? Capite che se venisse davvero compresa e accettata sarebbe una svolta epocale in campo dietologico? Il popolo smetterebbe di contare calorie e imparerebbe a nutrirsi.
Lemme, il Farmacista Illuminato