La società partenopea coinvolta nel traffico di caschi non omologati rischia pesanti conseguenze legali.
Napoli – Il Comando Provinciale ha eseguito, a carico di una società partenopea attiva nell’importazione e commercializzazione di accessori per moto, un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del tribunale su richiesta della procura della Repubblica, di caschi per moto non conformi ai requisiti di omologazione, fissati dalla normativa comunitaria.
Nello specifico, il sequestro, curato dai militari del II Gruppo Napoli, riguarda caschi “modulari”, “demi-jet” e “jet”, di cui oltre 3.600 individuati presso i magazzini dalla società importatrice, mentre altri 869 presso le sedi di 43 ignari rivenditori commerciali italiani presenti in nove Regioni, distribuite sull’intero territorio nazionale, ai quali erano stati venduti.
L’intervento di sequestro scaturisce dall’esito di accertamenti tecnici, disposti dalla Procura della Repubblica partenopea, da cui è emersa la sussistenza di un rischio per l’incolumità degli utilizzatori dei caschi, poiché le loro caratteristiche non sono risultate rispondenti alle specifiche di sicurezza prescritte dalle omologazioni europee.
Il legale rappresentante e l’amministratore di fatto della società produttrice, entrambi della provincia di Napoli, sono indagati per ipotesi di frode in pubbliche forniture, poiché una parte dei materiali in sequestro era stata venduta ad una Pubblica amministrazione, nonché per frode nell’esercizio del commercio.