L’odissea dei bimbi italiani bloccati ad Haiti e l’appello dei genitori al governo

Hanno concluso l’iter per l’adozione ma non possono lasciare il Paese travolto dalle violenze. Boschi all’esecutivo: “Qualcuno si sta occupando di loro?”.

Roma – Hanno dai 4 ai 10 anni, sono cinque bambini che, terminato l’iter legale, si trovano bloccati ad Haiti e non possono partire per raggiungere le famiglie adottive in Italia. Il Paese dei Caraibi si trova in una situazione drammatica e molto pericolosa anche per gli stessi bambini. Solo qualche giorno fa, tre missionari sono stati uccisi in un orfanotrofio. I genitori adottivi hanno rivolto un appello al governo italiano perché intervenga e si prodighi per risolvere la situazione. Nelle ultime ore l’escalation di violenza ha accelerato il rilascio di documenti, ma il viaggio è ancora a rischio: servirebbe un volo dedicato.

Boschi al Governo: “Qualcuno si sta occupando di loro?”

“Nel 2014, con il governo Renzi, ci trovammo in una situazione simile con dei bambini adottati da famiglie italiane bloccati in Congo. Allora Matteo Renzi riuscì a sbloccare personalmente la situazione ed io andai a prendere quei bambini in Congo con un aereo dell’aeronautica militare”. Lo scrive in un post su Facebook la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi. “Non so come descrivere uno dei momenti piu’ belli ed emozionanti della mia esperienza politica. Assistere alla gioia di quei bambini e dei loro genitori che finalmente potevano abbracciarsi e iniziare la loro vita insieme è stata una di quelle occasioni che danno il senso all’impegno in politica. Perché il Governo Meloni non fa lo stesso oggi per quei piccolini ad Haiti? Qualcuno al Governo si sta occupando di quelle piccole vite? Vogliamo vedere al più presto quei bambini al sicuro con le loro famiglie, in Italia”.

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