Lodi, deposito di rifiuti metallici non autorizzato lungo il Po: denunce [VIDEO]

La scoperta della Guardia di Finanza: quattro aree di circa 31mila metri quadrati di cumuli di materiale che verrà ora analizzato.

Lodi – Quattro aree di circa 31mila mq, site in aperta pianura a ridosso del bacino del Po e del Parco Adda Sud, precisamente nei comuni di Caselle Landi, Santo Stefano Lodigiano e Cornovecchio, utilizzate come deposito non autorizzato e incontrollato di rifiuti metallici. A scoprirle, i finanzieri del comando provinciale dopo una autonoma attività info-investigativa, condotta mediante sorvoli aerei e successivi accertamenti sul posto.

In particolare, la ricognizione dei siti, effettuata con il supporto degli elicotteri del Reparto Operativo Aeronavale di Como – Sezione Varese e della 2^ Squadra Unità Navali Cremona, ha permesso ai militari della Compagnia Casalpusterlengo, in collaborazione con il personale dell’ARPA Lombardia – Dipartimento di Lodi, di rilevare sul terreno, di proprietà di tre soggetti appartenenti al medesimo nucleo familiare, in uso ad una ditta individuale riconducibile ad un parente degli stessi, la presenza di capannoni e numerosi veicoli, rottami ed attrezzi agricoli in metallo, in parte ricoperti dalla vegetazione, abbandonati nelle aree e privi di cautele adeguate per evitare lo sversamento di olii e liquidi nel terreno.

Le coperture dei capannoni in fibrocemento, nonché diversi cumuli di analogo materiale individuato, saranno oggetto di riscontro tecnico in ordine all’indice di degrado dell’amianto eventualmente presente.

A conclusione delle attività, le fiamme gialle lodigiane hanno sottoposto a sequestro probatorio le quattro aree, deferendo alla Procura della Repubblica di Lodi i proprietari dei terreni unitamente al titolare dell’impresa individuale operante, tutti in correità, per molteplici violazioni al Testo Unico Ambientale.

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