se la pressione è alta la colpa è dello zucchero, non del sale
Più ascolto relazioni e leggo articoli del “mondo medico scientifico” su problematiche e rimedi proposti alle varie patologie e più prendo coscienza di quanto sia sbagliato il loro approccio. Il mondo medico valuta solo i sintomi della malattia e non le sue cause. Se alcuni prendono in considerazione le cause, nel 90% dei casi sono considerazioni errate. Sono sempre più coscientemente convinto che tutto parta dagli ormoni.
Gli ormoni sono il nuovo paradigma. Sono gli ormoni che regolano la salute dell’organismo. E sapete chi interagisce in modo decisivo sul comportamento ormonale? Il cibo che noi ogni giorno, nell’arco delle 24 ore, ingeriamo. A quanto pare la scienza medica attuale non prende in considerazione questa prospettiva e quando lo fa, lo fa in modo errato, con grande inettitudine, limitandosi a computare quantità, calorie, valori nutrizionali ed energetici degli alimenti. Non valuta mai l’azione del cibo in funzione ormonale ed enzimatica. È giunta l’ora di creare gruppi di ricerca per iniziare a studiare l’influenza del cibo negli ormoni nell’organismo umano e, di conseguenza, anche nel mondo mentale della persona.
Io sono a conoscenza di molteplici verità ormonali e vi assicuro che focalizzare l’attenzione sul sinergismo ormonale porta a scoperte e soluzioni davvero incredibili e affascinanti. Esistono poi anche altre Verità, altrettanto sbalorditive e autentiche, che non sono strettamente figlie del paradigma ormonale, ma di una simile prospettiva biochimica che muove da una logica consequenziale complessa. Ve ne consegno una: se la pressione è alta la colpa è dello zucchero, non del sale. Vi starete chiedendo ‘ma cosa dice questo pazzo?’. Esiste in fluidodinamica la legge di Poiseuille che dice:
In un circuito chiuso, supponendo costanti il volume di deflusso di un fluido, il raggio e la lunghezza del tubo capillare, la Portata (cioè la quantità di fluido che attraversa una sezione nell’unità di tempo) è direttamente proporzionale alla pressione e inversamente proporzionale alla viscosità.
Vi faccio presente che il sistema cardiovascolare è un circuito chiuso in cui la pompa è il cuore, il fluido è il sangue e i tubi sono le arterie, le vene e i capillari. Anche in questo circuito chiuso la pressione del fluido (il sangue) è direttamente proporzionale alla sua viscosità. Nelle mie ricerche ho messo in relazione la pressione del sangue, la sua viscosità e la glicemia.
Più zucchero c’è nel sangue più aumenta la viscosità, più aumenta la pressione. Viceversa, riducendo la glicemia (quantità di zucchero glucosio nel sangue) si riduce la viscosità del sangue e quindi la pressione si abbassa e si normalizza. Vi do un dato certo: tutti i diabetici sono anche ipertesi ed è proprio perché hanno la glicemia alta. Tutto questo l’ho pubblicato nel 2007, ma non ha destato nessun interesse. Nel frattempo però io ho risolto definitivamente l’ipertensione a migliaia di persone. Gli invidiosi, visti i miei successi oltre che con i ‘diversamente magri’ anche con gli ipertesi, contestano che sia ovvio che la pressione si abbassi quando si perde peso; ma ovvio non è visto che sono molte le persone che dimagriscono con altre diete e che restano comunque ipertese. Anche le persone di costituzione magra soffrono di pressione alta. Io riesco ad abbassarla sempre e comunque, anche ai magri. Il mio motto idraulico è: se nessuno ti invidia vuol dire che non conti un tubo.