L’Italia si ferma per lo sciopero generale

Trasporti, scuola e stampa: migliaia di lavoratori incrociano le braccia per chiedere migliori condizioni.

L’Italia si è svegliata oggi in una giornata di forte mobilitazione sindacale, con uno sciopero generale che ha coinvolto numerosi settori strategici del Paese. Dai trasporti pubblici alla scuola, passando per il comparto aereo e giornalistico, sono migliaia i lavoratori che hanno scelto di astenersi dal lavoro per far sentire la propria voce.

Il settore più colpito è sicuramente quello dei trasporti. I treni hanno subito pesanti disagi, con lo sciopero del personale di Trenitalia, Trenord e Italo iniziato già ieri sera alle 21 e proseguito per 24 ore. Numerose cancellazioni e ritardi hanno messo in difficoltà migliaia di pendolari, nonostante le fasce di garanzia previste per legge nelle ore di punta.

Anche il trasporto pubblico locale ha risentito fortemente dell’agitazione. A Roma, metro, bus e tram si fermeranno per gran parte della giornata, con il servizio garantito solo dalle 8.29 alle 17 e dalle 17 alle 19.59. Milano fa eccezione, con l’Atm che ha mantenuto un servizio regolare. Situazioni critiche si sono registrate anche a Napoli e Firenze, dove le principali linee di trasporto hanno subito interruzioni significative.

Il settore aereo non è stato risparmiato, sebbene le fasce protette abbiano garantito i voli nelle ore più trafficate della mattina. I passeggeri sono stati invitati a verificare lo stato dei propri voli prima di recarsi in aeroporto.

Significativa anche la mobilitazione nel mondo della scuola, dove un’ampia coalizione di sindacati ha proclamato lo sciopero del personale docente e amministrativo. Molti istituti hanno dovuto riorganizzare le lezioni o chiudere per l’intera giornata.

Infine, si sono fermati anche i giornalisti, che chiedono il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, fermo ormai dal 2016. Una rivendicazione che sottolinea le difficoltà di un settore in profonda trasformazione.