La studentessa fiorentina traferita a Oslo è sopravvissuta per miracolo all’assalto omicida dell’ex fidanzato, un ingegnere informatico di origini indiane.
OSLO – Sta molto meglio la giovane studentessa italiana ferita con 30 coltellate dal suo ex fidanzato indiano. La donna ricorda tutto della sanguinosa aggressione compreso il volto sorridente del suo aguzzino mentre tentava di ammazzarla. Una buona dose di fortuna ha salvato la vita a Martina Voce, universitaria fiorentina di 21 anni, impiegata presso “Smak aV Italia”, punto vendita di eccellenze gastronomiche del Bel Paese ubicato nel centro commerciale Vulkan, in Maridalsveien 15, a Grunerlokka, pittoresco quartiere residenziale di Oslo, in Norvegia. Quanto accaduto lo racconta la stessa protagonista, dal suo letto d’ospedale, che solo per fortuna, lo ripetiamo, non è rimasta vittima di femminicidio:
”Era la mattina del 22 dicembre e mi trovavo fuori dal negozio per buttare via delle cose e me lo sono visto davanti – racconta Martina ancora sofferente – Mi ha chiesto se avevo ancora un ragazzo. Gli ho risposto di farsi i fatti suoi e che se voleva comprare qualcosa poteva anche entrare, altrimenti doveva andarsene. Era vestito bene, con il cappotto, aveva barba e capelli appena fatti. Mi ha risposto che volva fare acquisti. Mi sono girata e sono entrata. All’altezza delle casse mi ha tirato una coltellata da dietro, colpendomi sul gluteo destro. Credevo fosse un pugno, non ho sentito molto dolore. Ho camminato ancora e mi ha colpito di nuovo, con un grosso coltello da militare. Una signora ha assistito alla scena e ha iniziato a urlare…
Mi sono girata e lui ha iniziato ad attaccarmi frontalmente, mi ha preso l’orecchio sinistro. Ho alzato le braccia per proteggermi e ha reciso i nervi delle dita, rotto un tendine. Ho cercato di scappare e mi ha colpito di nuovo da dietro. Alla schiena e sulla nuca. Mentre mi colpiva è rimasto muto. Ma con il sorriso stampato in faccia. Poi sono caduta nel mio sangue. Per fortuna è arrivato il mio ragazzo che me lo ha tolto di dosso. Ho provato ad allontanarmi strisciando, quello però si è divincolato ed tornato verso di me. Da sdraiata l’ho tenuto a distanza usando le gambe, mentre provava ancora a colpirmi. Lo hanno fermato due miei colleghi, anche loro feriti, che lo hanno ferito accoltellandolo. I paramedici sono arrivati un minuto dopo. Debbo la vita al mio ragazzo, ai miei colleghi e alla professionalità di chi mi ha curato. Ed è stata molto importante l’assistenza alla mia famiglia dell’ambasciata italiana”.
Subito dopo la corsa in ospedale ed il ricovero con la successiva terapia intensiva a cui è stata sottoposta per giorni compresi cinque interventi chirurgici di cui uno, delicatissimo, alla lingua. Il mancato assassino, Mohit Kumar Verma, ingegnere informatico di 29 anni, di origini indiane ma con passaporto norvegese, è stato catturato dalla polizia mentre la Procura di Oslo ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio disponendo la reclusione in carcere del professionista che si trova ancora piantonato in ospedale per le ferite riportate durante la colluttazione con i due colleghi della studentessa:
”Martina e Mohit Kumar avevano avuto una relazione di due anni – chiarisce il padre Carlo Voce, residente a Firenze – nel settembre scorso mia figlia aveva deciso di lasciarlo perché si era accorta di non amarlo più. Ma lui non avrebbe accettato questa decisione. Mia figlia piano piano, bloccandolo sui social, su tutto, si era staccata, aveva preso una nuova casa, perché prima convivevano. Io sono tornato a Oslo a novembre per festeggiare con lei il mio compleanno e mia figlia non mi ha detto che erano successe cose particolari, altrimenti l’avremmo denunciato. Mi ha detto: no babbo, perché si rovina, lo roviniamo, poi qui a Oslo sono molto severi su queste cose, non sta facendo nulla, non è un problema. Mia figlia è molto forte, difficilmente impressionabile, ecco perché forse lui è andato a colpirla e a cercare di ammazzarla…”.
Insomma l’ingegnere non si era arreso e non avrebbe mancato occasione per farsi vivo e disturbare la sua ex compagna. Poi la tragedia, forse annunciata. Martina Voce guarirà presto e rimarrà in Norvegia per lavorare.