Limite 30 chilometri è follia ideologica

Il segretario milanese della Lega, Samuele Piscina, respinge l’idea del limite di velocità di 30 km/h in tutta la città considerandola un’iniziativa controproducente e inutile.

Milano – “Imporre il limite di velocità a 30km/h in tutta la città di Milano è una follia, una proposta senza logica né benefici che non potrà mai avere riscontro positivo in una città produttiva quale la nostra”, interviene Samuele Piscina, Segretario milanese della Lega e Consigliere Comunale.

Samuele Piscina

“Pensare poi che tutti i cittadini rispetteranno un limite di velocità pari a quello di una lumaca su arterie quali viale Fulvio testi, Viale Monza, via Palmanova, viale Forlanini, via Novara o altre è pura utopia. Ancora una volta il Sindaco pensa a soluzioni controproducenti che non diminuiscono gli incidenti, ma aumentano l’inquinamento, al solo fine di demonizzare i mezzi motorizzati. Infatti, la maggior parte degli ultimi incidenti avvenuti che hanno visto vittime i ciclisti sono stato provocati a veicoli fermi, in partenza dal semaforo. Evidentemente il limite di velocità non è la causa delle morti sopraggiunte e aumentare le tempistiche di transito di un veicolo sicuramente non ne ridurrà le emissioni. Allo stesso modo, le regole ci sono, il limite di 50km/h è stabilito per legge, i veicoli (comprese biciclette e monopattini) non dovrebbero circolare contromano e dovrebbero rispettare i semafori. È  proprio il Comune, attraverso la polizia locale, a dover far rispettare queste regole. Se già oggi non riesce a farlo con un limite più che sensato, come pensano di far rispettare la follia delle zone 30?”.

“Invece di buttare via ancora una volta milioni dei cittadini per implementare il cimitero di cartelli che nessuno guarda né rispetta, il Sindaco piuttosto pensi a implementare i controlli della polizia locale per il rispetto delle regole vigenti da parte di tutti, bici e monopattini compresi, e a ridurre i pali in città, semplificando la segnaletica verticale”, conclude Piscina.

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