Uomini, donne e bambini di diverse nazionalità erano a bordo di imbarcazioni in avaria. Trafficanti in manette: avevano anche droga.
Malta – Le autorità libiche hanno effettuato una serie di operazioni di salvataggio e contrasto all’immigrazione illegale nel Paese, recuperando complessivamente oltre 1.170 migranti.
In un primo intervento, l’Amministrazione Generale per la Sicurezza Costiera ha soccorso 51 migranti al largo della costa di Qarabulli, nel nord-ovest della Libia. I migranti, di diverse nazionalità, erano a bordo di un’imbarcazione che aveva smesso di funzionare. Dopo essere stati tratti in salvo dalla nave “Wadi Kaam 300p”, sono stati portati a terra al porto di Shaab, parte della filiale di Tripoli, dove sono state avviate le procedure legali previste e consegnati alla Direzione per la lotta all’immigrazione illegale.
In un’altra operazione, la Sicurezza Costiera ha riferito di aver salvato 123 migranti che si trovavano su un’imbarcazione in condizioni precarie al largo di Zuwara.
Parallelamente, l’Esercito Nazionale Libico ha condotto un’incursione vicino ad Al-Shuwayrif, liberando oltre 1.000 migranti, tra cui donne e bambini, dalle mani di una rete di trafficanti di esseri umani. L’operazione, eseguita dalla Brigata Tariq bin Ziyad, ha portato anche all’arresto dei responsabili del traffico e al sequestro di una notevole quantità di narcotici, rivelando il coinvolgimento del gruppo in attività criminali più estese. I migranti liberati, per la maggior parte di origine africana, erano stati detenuti in un vasto complesso situato strategicamente tra Misurata e Sebha. Dopo il salvataggio, sono stati trasferiti in un’area sicura dove hanno ricevuto assistenza medica e alloggio.