In un’operazione coordinata tra diverse forze di Polizia, le autorità bulgare hanno preso di mira una serie di reti criminali attive lungo la rotta balcanica. Sono 92 le persone accusate.
Roma – Il 16 gennaio Europol ha sostenuto le autorità bulgare durante una giornata di azione su larga scala contro i gruppi della criminalità organizzata coinvolti nel traffico di migranti. Le attività, coordinate dalla Procura della Repubblica bulgara e che hanno coinvolto la Direzione generale per la lotta alla criminalità organizzata, la Polizia nazionale e la Polizia di frontiera, hanno preso di mira le reti criminali attive lungo la rotta balcanica. Le indagini bulgare sono state inoltre coordinate con le autorità turche e serbe e altre agenzie partner. La giornata del 16 gennaio ha portato a 92 persone denunciate, 624 località controllate, 4 202 veicoli controllati, 7.019 persone controllate.
Fino a 10.000 euro per attraversare la Bulgaria
Le azioni congiunte si sono svolte in tutta la Bulgaria e si sono concentrate su una serie di reti di contrabbando di migranti dalla Turchia, attraverso la Bulgaria, la Serbia e poi l’Europa occidentale. I principali organizzatori delle reti attive lungo questo percorso hanno sede in Bulgaria, Serbia e Turchia. Hanno creato le proprie reti nazionali di membri responsabili del trasporto e dell’alloggio nei rispettivi paesi.
I principali mezzi di trasporto utilizzati dai contrabbandieri erano furgoni, camper e autobus. I prezzi per il servizio completo di contrabbando in gruppi più numerosi variavano tra 2.000 e 3.000 euro a persona. Se i migranti fossero stati contrabbandati in un gruppo più piccolo di 5-6 persone, i pagamenti arrivavano fino a 10.000 euro. I pagamenti per l’intero viaggio sarebbero stati effettuati dopo la conferma che i migranti avevano raggiunto il confine bulgaro-serbo.
Aumento della pressione migratoria sul confine bulgaro-turco
Le autorità bulgare hanno segnalato un aumento delle attività di traffico di migranti al loro confine meridionale. Nell’agosto 2022 un incidente, che ha coinvolto un autobus che trasportava migranti irregolari, ha provocato la morte di due poliziotti in servizio. Più tardi, nello stesso anno, un ufficiale della polizia di frontiera bulgara è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco durante una pattuglia regolare al confine verde con la Turchia. Questi incidenti suggeriscono un aumento sia delle attività di contrabbando che della violenza delle reti criminali coinvolte.
Alla fine dello scorso anno, Europol ha aumentato il proprio sostegno alle autorità bulgare con l’impiego di analisti dedicati. Nella giornata dell’azione, il 16 gennaio, Europol ha inviato un esperto a Sofia per fornire supporto analitico in tempo reale e verificare le informazioni operative con le banche dati di Europol.