Le novità sulla tassazione agricola e la sfida delle tecnologie nei campi

Carlo Besostri, alla guida di SEED-Italia, accoglie positivamente il decreto: “produzione sicura, al riparo anche dagli eventi climatici”.

Roma – Il Consiglio dei Ministri ha approvato definitivamente il decreto legislativo sulle modifiche all’Irpef contenente le norme che riguardano la tassazione agricola. Confagricoltura accoglie positivamente la notizia, sottolineando che relativamente al settore primario, è “fondamentale la riconduzione ai redditi agricoli dei proventi che possono ricavarsi dalla cessione di beni materiali e immateriali derivanti dalla lotta ai cambiamenti climatici e dalla tutela dell’ambiente, come i certificati di crediti di carbonio per la cattura della CO2 attraverso l’utilizzo delle nuove tecniche dell’agricoltura rigenerativa”.

All’approvazione plaude anche Carlo Besostri, imprenditore agricolo del settore risicolo della Lomellina, che in nome di un modello di agricoltura fortemente legata al territorio ed ecosostenibile, ha ideato e realizzato, diventandone il presidente, l’impresa sociale S.E.E.D.

Il presidente Besostri con la giornalista Valentina Marsella

Per Besostri è “molto importante avere ricondotto al sistema della tassazione agricola le attività collegate allo svolgimento di cicli biologici di carattere animale o vegetale che possono concorrere al raggiungimento degli obiettivi della transizione green nell’ottica della sostenibilità ambientale. Come sottolineato da Confagricoltura è un grande passo che permette all’agricoltura di cogliere gli sviluppi delle moderne tecnologie in grado di risparmiare risorse naturali a vantaggio di una produzione sicura, al riparo anche dagli eventi climatici”.

Il decreto legislativo dà spazio all’innovazione e fa un passo in più verso la sostenibilità.

“Questo è un bene – conclude Carlo Besostri – Negli ultimi anni l’impresa sociale S.E.E.D. ha voluto rendere ancora più sostenibile la sua struttura, adottando la produzione di energie elettriche pulite tramite l’installazione di pannelli fotovoltaici e la costruzione di una centrale a biomassa, alimentata a sottoprodotti agricoli e scarti della lavorazione del legno. L’azienda conta 20 dipendenti fra subordinati e parasubordinati. La mia azienda si occupa, fra l’altro e in tutta Italia, di agricoltura, agrodinamica e solidarietà sociale come servizi per i cittadini anche diversamente abili, tutela dell’ambiente, fonti rinnovabili, legalità e lotta al caporalato”.


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