La vittima aveva versato tre mensilità e pagato la registrazione per l’immobile in affitto ma la consegna della casa non è mai avvenuta.
Civitavecchia – Tentativo di truffa con aggressione incorporata. E’ quanto a successo nella città laziale lo scorso 16 settembre, quando un un uomo – dopo avere capito di essere vittima di un tentativo di truffa riguardo l’affitto di un appartamento – si è presentato a casa con il locatore truffaldino e una troupe de “Le Iene”, nota trasmissione tv. Ma poi è scattata l’aggressione. Tutto era iniziato lo scorso giugno: un cittadino di Civitavecchia aveva pubblicato su un noto network una richiesta di ricerca di immobile in affitto. A quel punto un concittadino ha risposto offrendo un appartamento libero, omettendo però che l’immobile era già stato concesso in comodato gratuito ad altri.
Dopo la firma del contratto, la vittima ha versato vari importi per presunte spese di registrazione e tre mensilità anticipate, ma né la registrazione né la consegna dell’immobile sono mai avvenute, e la caparra non è stata restituita. Il 16 settembre 2024, la vittima, accompagnata da una troupe televisiva de “Le Iene”, ha tentato di recuperare la somma di 2526 euro, ma è stata aggredita fisicamente. Gli accertamenti investigativi hanno rivelato che il responsabile è un truffatore seriale, noto alle cronache per varie truffe, tra cui quelle legate al mondo calcistico, con promesse ingannevoli ai genitori di giovani calciatori.
Arrestato nel 2011 per associazione per delinquere, truffa, frode sportiva ed estorsione, ha continuato a commettere reati, con numerose denunce per truffe online negli anni successivi: 3 nel 2019, 2 nel 2020, 5 nel 2021, 1 nel 2022 e 7 nel 2023. Nel 2024, la Procura di Civitavecchia ha raccolto sei denunce di truffa contro di lui e, utilizzando una settima denuncia presentata da una cittadina straniera, ha ottenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari. In soli 9 mesi, il truffatore ha ottenuto oltre 15mila euro, sempre con la messa in affitto dello stesso immobile.
Le Forze dell’Ordine, insieme all’ufficio diretto dalla Procura, continueranno a monitorare questo tipo di attività criminale per proteggere chi è alla ricerca di una casa per motivi di studio o lavoro. Il procedimento penale è ancora in corso e il soggetto rimane in custodia cautelare domestica, con presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva.