Tra loro 12 italiani e 8 stranieri, impiegati senza una regolare assunzione in pub, bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, pizzerie e minimarket.
Monza – La Guardia di Finanza di Monza Brianza ha intensificato i controlli economico-finanziari sul territorio per contrastare il lavoro sommerso, individuando dall’inizio dell’anno 20 lavoratori in nero impiegati in diversi esercizi commerciali della provincia.
Le attività ispettive, condotte dal Gruppo di Monza e dalle Compagnie di Seregno e Seveso, hanno permesso di verificare la posizione di diversi datori di lavoro a rischio, grazie a un’attenta analisi delle banche dati, segnalazioni al servizio “117” e operazioni di intelligence economica.
Durante i controlli sono stati scoperti 20 lavoratori irregolari, tra cui 12 italiani e 8 stranieri, impiegati senza una regolare assunzione in pub, bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, pizzerie e minimarket.
A seguito degli accertamenti, sono state verbalizzate 10 imprese per mancata comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro e sette esercizi commerciali sono stati segnalati per la sospensione dell’attività al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro. Inoltre, uno dei datori di lavoro è stato sanzionato per il pagamento delle retribuzioni con strumenti non tracciabili.
Le sanzioni contestate ammontano a oltre 42.000 euro. L’operazione si inserisce nel più ampio piano della Guardia di Finanza per garantire il rispetto della normativa sul lavoro e la tutela dei diritti dei lavoratori, prevenendo fenomeni di concorrenza sleale e danni al sistema previdenziale.