Lavoro nero e “fuori busta” in un bar-ristorante

Scoperti 2 lavoratori non dichiarati e 3 dipendenti irregolari: contestate violazioni sul LUL e ritenute fiscali non versate.

Macerata – Nell’ambito dei controlli operati dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata finalizzati alla prevenzione ed al contrasto degli illeciti in materia economico-finanziaria e prioritariamente indirizzati ad impedire il fenomeno del lavoro sommerso, è stata attenzionata dai militari della Tenenza di Camerino un’attività commerciale di bar con ristorazione.

Al termine delle attività ispettive è stata constatata la presenza di n. 2 lavoratori in nero e di n. 3 lavoratori
dipendenti
a cui, seppur formalmente assunti, aveva elargito alcuni “fuori busta” registrando nei rispettivi LUL minori ore rispetto a quelle effettivamente effettuate, incorrendo quindi nella violazione amministrativa prevista per l’infedele registrazione dei dati obbligatori sul LUL, di cui all’art. 39, comma 7, del D.L. n. 112/2008.

Al termine delle attività di controllo, i militari operanti hanno proceduto, per i due lavoratori in nero, a
formalizzare la contestazione dell’illecito amministrativo e all’irrogazione della relativa maxi-sanzione
,
prevista dall’art. 3, comma 3, D.L. n. 12/2002, convertito nella L. 73/2002 e ss.mm., che varia da € 1.950 a €
11.700, per ciascun lavoratore scoperto.


Inoltre, nel corso dell’attività ispettiva i militari constatavano l’omessa esecuzione e versamento delle ritenute fiscali nei confronti dei tre lavoratori risultati essere irregolari per un totale di circa € 350.
La predetta attività testimonia il ruolo attivo della Guardia di Finanza quale forza di polizia economico-finanziaria stabilmente impegnata nel contrasto ad ogni forma di illegalità a tutela della collettività, con particolare attenzione a quei fenomeni illeciti che minano gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e che costituiscono un ostacolo alla crescita e alla realizzazione di un mercato ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.