Nel mirino dei finanzieri un’azienda di Forlì e diversi esercizi del territorio di Lecce. Gli imprenditori sono stati denunciati.
Roma – Lavoro irregolare, continuano i controlli delle Fiamme gialle sul territorio nazionale. Il bilancio delle ultime operazioni, condotte nel Forlivese e nel Leccese, hanno portato alla scoperta in tutto di 19 lavoratori in nero, alcuni dei quali immigrati irregolari senza permesso di soggiorno.
In particolare, i finanziari di Forlì hanno messo nel mirino una ditta terzista che opera nel settore del mobile imbottito, individuando tre lavoratori in nero: un 38enne di origine magrebina con regolare permesso di soggiorno e di due immigrati clandestini di origine cinese, di 32 e 39 anni. Questi ultimi sono stati denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato e hanno ricevuto la notifica dei provvedimenti di espulsione e l’ordine di lasciare lo Stato italiano.
L’azienda ispezionata, gestita da un cinese 49enne, impiegava altri lavoratori – in tutto 11 – si cui 7 di origine cinese e 4 magrebina. L’imprenditore è stato denunciato per assunzione di lavoratori stranieri privi di regolare permesso di soggiorno. Nel corso del controllo, alla luce delle condizioni igienico-sanitarie rilevate nell’edificio, nonché dello stato di conservazione del materiale legnoso utilizzato per la produzione dei divani, è stato, inoltre, richiesto l’intervento della Polizia Locale, dell’A.S.L. e dei Vigili del Fuoco di Forlì, per il completamento degli accertamenti di competenza.
Controlli anche in Puglia da parte dei Finanzieri di Lecce e di Maglie, che hanno scoperto, ispezionando birrerie, pub, rosticcerie e pizzerie dei comuni di Maglie, Copertino, Trepuzzi e Novoli, 16 lavoratori intenti a prestare la propria attività “in nero”. Interessati dai controlli anche un gommista e un rivenditore di autovetture usate.
Anche in questo caso i datori di lavoro responsabili sono stati segnalati all’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente ad adottare eventuali provvedimenti di sospensione dell’attività commerciale. Sono inoltre in corso, nei confronti delle imprese ispezionate, ulteriori approfondimenti e riscontri documentali da parte dei Finanzieri tesi ad accertare eventuali irregolarità di natura fiscale.