Lavoro in nero, scoperti 52 dipendenti irregolari

La Guardia di Finanza infligge sanzioni per oltre 580mila euro a un’azienda commerciale attiva da diversi anni.

Venezia – I Finanzieri hanno scoperto che un’azienda commerciale della provincia ha impiegato, negli ultimi 5 anni, 52 lavoratori senza un regolare contratto.

Nel corso di un’ordinaria attività ispettiva, le Fiamme Gialle della Tenenza di Caorle hanno rinvenuto, tra i documenti dell’azienda – attiva con diversi punti vendita nel nord Italia, nel commercio di oggettistica per adulti (c.d. sexy-shop) – prove dell’impiego di 28 lavoratori in nero e 24 irregolari.

L’audizione del personale identificato ha confermato l’esistenza di numerose irregolarità, come l’omessa comunicazione dei rapporti al Centro per l’impiego, la dilatazione degli orari di lavoro per i 24 contrattualizzati e il sistematico utilizzo di denaro contante per la retribuzione degli stipendi o di parte di essi.

Per la mancata regolarizzazione delle 52 risorse umane e l’effettuazione di 280 pagamenti non tracciabili, i Finanzieri hanno irrogato alla società sanzioni per oltre € 580.000.

In ragione dell’impiego di personale in nero in misura superiore al 10% di quello regolarmente assunto, le Fiamme Gialle – come previsto dalla normativa di settore – hanno proposto al locale Ispettorato Territoriale del Lavoro la sospensione dell’attività imprenditoriale.

L’attività conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alla pratica illecita del sommerso da lavoro, che sottrae risorse all’erario, mina i diritti e gli interessi dei lavoratori e compromette la sana e leale competizione tra le imprese.