La celebre preghiera esposta a 800 anni dalla sua stesura insieme a 93 opere rare conservate nel Sacro Convento di Assisi.
Roma – La più antica copia del Cantico delle Creature o Cantico di Frate Sole di san Francesco, a 800 anni dalla stesura del testo (1224 – 2024) considerato tra i primi scritti poetici in volgare italiano, per la prima volta viene esposta a Roma al Museo di Roma a Palazzo Braschi insieme a 93 opere tra manoscritti e libri del Fondo antico della Biblioteca Comunale di Assisi, conservati presso il Sacro Convento della città umbra. Aperta al pubblico da oggi, 2 ottobre, fino al 6 gennaio 2025, la mostra “Laudato sie: Natura e Scienza. L’eredità culturale di Frate Francesco” è un inedito sguardo sul mondo culturale e scientifico francescano che, grazie ai rari e preziosi manoscritti medievali e agli antichi testi a stampa esposti, permette al visitatore di compiere un viaggio che lo porta a varcare la soglia del Medioevo fino all’età moderna. Una mostra che consente l’accesso al sapere dei francescani, elaborato in forza del loro ingegno e tratto dalle letture, dalle annotazioni e dallo studio e affidato alla loro custodia, per secoli, nella ricca biblioteca, in un reciproco scambio tra riflessione teologica e sapere scientifico.
Lo straordinario patrimonio librario esposto permette, grazie alle nove sezioni che suddividono la mostra, di cogliere aspetti inediti della cultura dell’Ordine, come l’ampiezza della riflessione filosofica e teologica, la particolare attenzione all’universo e l’apertura al mondo.
Un percorso ben espresso dalla metafora dell’albero la cui rappresentazione si può individuare nella terza sala I francescani e il sapere enciclopedico nell’opera di Isidoro di Siviglia Etymologiarum opus, Venezia 1483 – le cui profonde radici affondano nelle parole del Cantico di Frate Sole, per risalire il tronco della riflessione francescana, fino ai rami e alle foglie di un rigoglioso albero della conoscenza.
La mostra ricorre al linguaggio multimediale e, in particolare, presenta due sale immersive: una all’inizio del percorso espositivo Laudato sie: lo stupore riconoscente di fronte al Creato dedicata al Cantico di Frate Sole, che permette di entrare in contatto con l’innovazione della visione del mondo e il sentimento religioso universale del Santo di Assisi, e l’altra Cum tucte le tue creature, posta al termine della visita, dove le immagini delle piante, animali e uomini e i significati a loro attribuiti, consentono di riconnettersi a una visione “integrale” del mondo che ci circonda.
La sala L’ispirazione delle origini: Bibbia, teologia e filosofia mostra come i francescani si siano dedicati con passione allo studio della Bibbia e delle opere filosofiche antiche e di come abbiano sviluppato una visione complessiva del significato della natura e del ruolo dell’uomo nell’universo, contribuendo alla speculazione filosofica e alla scienza del loro tempo. Nella sezione I francescani e il sapere enciclopedico si può comprendere quale sia stato il desiderio che ha mosso alcuni eruditi dell’Ordine a cercare un modello universale del sapere, una sorta di catalogazione generale della realtà. Qui si può ammirare la Biblioteca Universale sacro-profana, Venezia 1701, del frate minore conventuale Vincenzo Coronelli che, seppur incompleta, si può considerare la prima grande enciclopedia in lingua italiana.
Dalla quarta sezione, Sora luna e le stelle: l’astronomia, in poi, lo sguardo si va restringendo, focalizzandosi sulle singole scienze, astronomia, matematica, fisica, chimica, medicina. In particolare, il visitatore può ammirare il Tractatus de Sphaera, attribuito al francescano inglese John Peckham, che raccoglie e mette insieme, magistralmente, teorie dell’astronomia e della cosmologia greca, araba e latina.
Nella sala Del numero e della visione: matematica e ottica si comprende il valore che i francescani, ben prima dell’affermarsi della visione scientifica del mondo, attribuirono alla matematica e alla scienza della luce, studiata, questa ultima, sia dal punto di vista fisico-matematico sia fisiologico. Nel mondo tutto è in movimento: la fisica sono esposti i più antichi manoscritti che testimoniano l’influenza delle teorie aristoteliche sui maestri delle università medievali, tra i quali molti dotti francescani.
Il sapere alchemico è protagonista della settima sala Gli elementi, i minerali, i metalli e la loro trasformazione: l’alchimia, un tempo praticata e conosciuta ed oggi totalmente scomparsa, anche se alcune sue forme e ragionamenti hanno contribuito al pensiero scientifico moderno. Nonostante i non pochi divieti ecclesiastici, molti illustri componenti dell’Ordine ne subirono il fascino.
Infine, nella sezione La Fabrica del corpo: medicina, anatomia e chirurgia emerge l’interesse dei francescani ebbero anche per la medicina e per tutto ciò che vi era connesso, integrando l’esperienza diretta con lo studio dei testi e delle teorie da essi riportati.
“Laudato sie: Natura e Scienza. L’eredità culturale di Frate Francesco”
Roma, Museo di Roma a Palazzo Braschi
2 ottobre 2024- 6 gennaio 2025
Per info: www.laudatosie.com