l’Amore nasce dai bisogni, si origina nel momento in cui il partner soddisfa i nostri bisogni e viceversa. Tali bisogni sono di cinque tipi: Inconsci, Consci, Razionali, Emotivi, Energetici.
Parliamo d’Amore. Già sento sollevarsi le vostre obiezioni: “Cosa cavolo c’entrano adesso gli innamorati con la dieta e il colesterolo?”. Mettiamola così: io faccio sempre quello che voglio. Dopo ricerche, studi e molte “sperimentazioni sul campo”, ho deciso di riportare le mie elaborazioni sulle dinamiche mentali dell’amore. Sono certo che solleverò in voi molte proteste perché vi demolirò un sogno. Bene, l’Amore nasce dai bisogni, si origina nel momento in cui il partner soddisfa i nostri bisogni e viceversa. Tali bisogni sono di cinque tipi: Inconsci; Consci; Razionali; Emotivi; Energetici.
- Il bisogno inconscio è quel bisogno che porta un individuo a vivere il cosiddetto “colpo di fulmine”. Si innamora di quel Qualcuno che soddisfa il suo bisogno inconsapevole. Per scoprire quale sia dovrebbe fare psicanalisi.
- Il bisogno è conscio quando decidete di vivere una condizione in cui “desiderate dare un valore alla vostra esistenza” e vi ponete in una posizione mentale di apertura e ricerca nei confronti di quel “partner” capace di soddisfare i vostri bisogni consapevoli e specifici di quel determinato periodo della vostra vita. Vi appaiono chiare quali dovranno essere le caratteristiche del vostro futuro partner “Che sia dolce” “Che mi faccia ridere!”, “Che mi faccia sentire importante”
- I bisogni che io definisco razionali nascono da un’esigenza reale per lo più di natura sociale ed economica. Si accompagnano a pensieri quali: “A un certo punto della vita è il caso che mi sistemi” o “Voglio costruire una famiglia”. I parametri di ricerca del partner sono rigorosi “Deve darmi una sicurezza economica” “Non deve avere grilli per la testa”.
- Il bisogno emotivo implica la ricerca di una copertura affettiva futura. È strettamente legato al bisogno di procreare. Vi ricordo che il bisogno di procreare è genetico. Vi chiedete se l’Amato è maturo per affrontare il ruolo specifico richiesto del genitore.
- Il bisogno energetico si identifica con il bisogno di benessere psicofisico che il frequentare la persona amata riesce a soddisfare. L’amato vi ricarica. Sapere che esiste e magari in quel momento vi sta pure pensando vi fa già sentire bene. Quando vi sentite giù, scarichi, depressi, decidete di messaggiarlo e subito vi sentite meglio.
Molti di noi maschi, per poter conquistare una donna, ci avventuriamo in un’analisi dei suoi bisogni e poi puntiamo a soddisfarli per raggiungere l’obiettivo. Una volta finsi di essere un agente segreto.
Per concludere, quando uno o più bisogni dei due soggetti in causa si incontrano e si incastrano, ecco che scocca la scintilla e si innesca il processo dell’innamoramento. Se poi questi bisogni continuano a corrispondere lungo il percorso della vita, allora si decreta a se stessi che si ama il proprio compagno e si progetta insieme un percorso di vita futura. È l’inizio del “Grande Sogno”: “Viviamo felici e contenti”. Poi, a un certo punto, l’Amore svanisce. Alcuni sostengono che si è trasformato in affetto. Io direi in “sopportazione”. Alcuni si chiedono per quale motivo sia finito l’amore, alcuni rispondono che l’amore è come una fiammella che va alimentata giorno dopo giorno, per farla rimanere sempre viva. “CAZZATE”. L’Amore si esaurisce nel momento in cui non si esaudiscono più i reciproci bisogni. Provate a fare mente locale sulle vostre storie sentimentali passate. Analizzandole vi accorgerete che vi siete definiti “innamorati” di quella persona quando e perché soddisfaceva in quel momento i vostri bisogni. L’avete allontanata o, se preferite, “mandata a quel paese”, quando non era più in grado di farlo, anche perché i bisogni mutano inevitabilmente nell’arco di un’esistenza e non sempre continuano a trovare risposta nello stesso partner.
L’obiezione più comune che mi viene fatta, in particolare dalle donne, quando esprimo queste considerazioni è: “Non è vero, io lo amo anche se non soddisfa tutti i miei bisogni, lo amo con tutti i suoi difetti”. In tal caso il bisogno di queste donne è proprio quello di amare e quello dei rispettivi uomini è il bisogno di essere amati. Dovete svincolarvi da certe convinzioni illusorie. In questo modo non sarete più schiavi dei meccanismi dell’amore inteso come bisogno e scoprirete il gusto di Amare fine a se stesso, senza aspettarsi o chiedere nulla in cambio.
Solo le persone capaci di non entrare nella dinamica dei bisogni riusciranno ad amare in una forma di amore evoluto, ma l’essere umano ricerca il proprio benessere personale e mira sempre a soddisfare i propri bisogni. Provate a fare una carrellata tra le frasi d’amore più frequenti. “Amore mio mi manchi”, “Ho bisogno di te”, “Non posso vivere senza te”. “Mi sento solo”. Spesso, pur di soddisfare qualche bisogno affettivo, le donne sono disposte a concedersi e molti maschi approfittano della ghiotta occasione. Il meccanismo è semplice ed è il seguente: “Io, maschio, individuo i tuoi bisogni e te li soddisfo… ma tu, donna, in cambio ti concedi”.
È su questo semplice concetto che si basano le tecniche di corteggiamento. Se si giocasse a carte scoperte, potremmo avviarci verso un’evoluzione della coppia.
Morale della favoletta: ricordatevi che quando pronunciate il fatidico sì, state sposando la persona capace di soddisfare i vostri bisogni specifici di quel momento. Ergo, non dovete dichiarare “Ti amo”. È molto più appropriato, anche se meno romantico, dire “Ti ringrazio”. “Ti ringrazio perché tu mi permetti di soddisfare i miei bisogni”.
I uno dei prossimi articoli vi parlerò dell’amore sul piano emotivo, razionale ed energetico, ma non è detto, dal momento che faccio sempre quello che voglio.