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La “tregua dei taxi”: dopo l’incontro al MIT sospeso lo sciopero di oggi e domani

Le trattative riprenderanno il 17 giugno al Ministero dei Trasporti. I sindacati di settore: aspettiamo un segnale evidente dal governo.

Roma – Lo sciopero dei taxi previsto per oggi e domani è stato sospeso, il servizio sarà regolare. Il tavolo convocato al Mit si è concluso con esito positivo. Il viceministro Edoardo Rixi ha ringraziato le oltre 30 sigle di associazioni in rappresentanza del mondo dei taxi che hanno partecipato alla riunione alla Sala Biblioteca al Mit. Rixi ha voluto sottolineare l’importanza dell’incontro come “senso di responsabilità nei confronti di tutti gli operatori impegnati sul territorio”. La convocazione del prossimo tavolo è programmata al Mit lunedì 17 giugno alle ore 11. Lo fa sapere il Mit.

Lo sciopero dei tassisti proclamato per il 5 e 6 giugno, a ridosso delle elezioni europee, è “sospeso per senso di responsabilità” della categoria in attesa di un “segnale evidente” da parte del governo sui decreti attuativi della riforma dei servizi taxi e noleggio con conducente (Ncc). Questa è la posizione dei rappresentanti della categoria al termine dell’incontro al ministero dei Trasporti con il viceministro Rixi. “Abbiamo scelto per senso di responsabilità di revocare lo sciopero vista l’apertura del tavolo. Questo chiedevano: riaprire il tavolo per riprendere in mano alcuni capitoli”, ha detto il delegato taxi di Claai-Unione Artigiani, Pietro Gagliardi.

“Sospendiamo lo sciopero aspettando un segnale evidente nella prossima convocazione che porti a definire finalmente una legge pubblicata in Gazzetta cinque anni fa”, ha aggiunto Riccardo Cacchione dell’Usb taxi, per porre fine così a “problemi di abusivismo che in questo settore sono devastanti”. “Lo sciopero non era perché siamo contro l’aumento delle licenze, assolutamente no”, ha sottolineato Massimo Longo del Dipartimento Nazionale della Uiltrasporti. “Noi vogliamo una regolamentazione chiara di tutto il settore – ha concluso – che, in questo momento, è senza regole e dove non ci sono regole è ovvio che l’abusivismo impera”.  

“Lo scopo iniziale nostro è togliere abusivi dalle strade, non vogliamo né fare il lavoro dei noleggiatori né che i noleggiatori facciano il nostro”, ha detto Massimo Campagnolo di Federtaxi Cisal. “Adesso il Governo scelga tra legalità e abusivismo! Troppi fanno finta di non capire che un mercato dove ci sono operatori privati come i tassisti sottoposti a precise regole di servizio pubblico, ed altri liberi da quelle regole, è affetto da concorrenza sleale”, è il commento del presidente nazionale di Uritaxi, Claudio Giudici. 

Le immagini di una precedente protesta dei taxi

Anche il Garante per gli scioperi aveva fatto appello al pieno rispetto delle regole nella protesta indetta dai tassisti, “attesa l’ampia durata dell’astensione, che coinvolge anche la giornata di chiusura della campagna elettorale per le elezioni europee e amministrative dell’8 e 9 giugno”, raccomandando alle organizzazioni sindacali la puntuale garanzia delle prestazioni indispensabili. Con l’avvicinarsi dell’estate, soprattutto nei centri maggiori, è tornata a palesarsi la difficoltà di reperire facilmente un’auto bianca. Secondo i dati Istat, nel 2021 in Italia erano in circolazione poco meno di 23mila taxi nei comuni capoluogo di provincia, con una variazione di poche decine di vetture in più rispetto alla rilevazione analoga del 2016.

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