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La “settimana greca”: si lavora 6 giorni su 7, la sperimentazione parte tra le polemiche

I sindacati sul piede di guerra: “Misura barbara, tutti gli altri Paesi civili stanno promulgando una settimana lavorativa di 4 giorni”.

Atene – Secondo i dati Eurostat la Grecia è già il paese Europeo con la settimana di lavoro più lunga: un greco su 8 lavora più di 48 ore alla settimana con un impegno medio richiesto di 39,4 ore a settimana. Le aziende sono a corto di personale e fanno fatica a trovarne nuovi lavoratoti qualificati e così non resta che istituire una settimana lavorativa di sei giorni. Questa è la soluzione che stanno sperimentando in Grecia dal 1 luglio, quando, è entrata in vigore una legge sul lavoro approvata a settembre 2023. Una sperimentazione partita tra le polemiche.

La misura, definita “barbara” dai sindacati, li vede già sul piede di guerra. “Non ha alcun senso”, ha detto Akis Sotiropoulos, membro del comitato esecutivo del sindacato dei dipendenti pubblici Adedy, “quando quasi tutti gli altri Paesi civili stanno promulgando una settimana lavorativa di quattro giorni, la Grecia decide di fare il contrario”. Il governo del primo ministro, Kyriakos Mitsotakis, ha giustificato l’iniziativa come resa necessaria dalla popolazione in calo e della carenza di lavoratori qualificati. Nel dettaglio, la normativa estende da quaranta a quarantotto ore il periodo lavorativo settimanale spalmandole in turni da otto ore ciascuno.

Kyriakos Mitsotakis, Primo Ministro della Grecia

Essa riguarda in particolare determinati siti produttivi industriali e manifatturieri, nonché, le imprese che forniscono servizi 24 ore su 24 per sette giorni alla settimana. Esclusi invece i lavoratori dei settori della ristorazione e del turismo. La Grecia è uno dei paesi europei con il maggior numero di ore lavorate ed è arrivata a sfruttare grandemente, in alcune circostanze senza riconoscerlo, il lavoro straordinario. Alla base di questo dato ci sono due fattori: da un lato, il momento economico molto positivo dimostrato da un’analisi di Dw che prevede una crescita del Pil del 2,2% quest’anno e del 2,3% per il 2025, mentre la disoccupazione scende sotto la doppia cifra. Dall’altra parte, le conseguenze dell’austerity, che hanno portato molta forza lavoro giovanile ad abbandonare il paese per cercare fortuna altrove.

Di fatto, per molti lavoratori greci la nuova legge sulla settimana lavorativa di sei giorni non prevede modifiche essenziali nella vita quotidiana, ma apre le porte a maggiori garanzie. La norma renderà infatti sistematico il lavoro extra, prevedendo uno stipendio maggiorato del 40% rispetto a quello base nelle otto ore aggiuntive, del 115% (senza la possibilità di straordinari) nel caso esse siano prestate in un giorno festivo. Una manna dal cielo per un paese che, pur avendo alzato per la quarta volta in cinque anni il salario minimo mensile, l’ultima a quota 830 euro, paga ancora lo scotto dell’impoverimento causato dalla maxi inflazione.

Nel giorno supplementare il lavoratore percepirà il 40% in più di un giorno normale (qualcosa in più se il giorno in questione è festivo). Il provvedimento riguarda tutti i settori eccezion fatta per quello del turismo, dove la settimana di 40 ore era già stata abolita l’estate scorsa; interessati soprattutto i settori dell’industria, telecomunicazioni, e commercio al dettaglio. 

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