La risposta di Israele a Teheran: droni su Esfahan, vicino ai siti nucleari. Gli Usa: “Azione simbolica” [VIDEO]

Tel Aviv lancia l’avvertimento nel giorno del compleanno di Khamenei: “In grado di colpire in ogni momento”.

Teheran – Una serie di forti esplosioni ha colpito nella notte (le 4.30 ora italiana) la città di Ghahjaverestan, nel nord-est di Esfahan, in Iran, zona in cui si trovano l’aeroporto, l’ottava divisione dell’aeronautica militare e soprattutto gli impianti nucleari iraniani. A riferirlo è stata la tv ufficiale di Teheran e si tratterebbe di un attacco in risposta ai droni e ai missili lanciati domenica scorsa contro Israele. «La difesa aerea iraniana è stata attivata nei cieli di diverse province del paese», ha fatto sapere l’agenzia di stampa ufficiale Irna. Fonti militari Usa parlano di un attacco limitato dopo l’incidente dei giorni scorsi, ma dal forte significato simbolico. Non solo perché è stato condotto nel giorno del compleanno della Guida Suprema iraniana Khamenei, nato il 19 aprile del 1939. Ma anche perché a Esfahan ci sono una serie di impianti nucleari. Il messaggio di Israele è dunque forte e chiaro e suona come un avvertimento: sappiamo dove sono i siti nucleari e possiamo colpirli in ogni momento.

L’attacco secondo l’agenzia spaziale iraniana sarebbe stato condotto senza missili ma con soli droni – molti dei quali abbattuti. Nella città di Ghahjaverestan non si sono verificate grandi esplosioni e solo alcuni vetri delle finestre degli edifici governativi sono andati in frantumi e anche gli impianti nucleari di Esfahan sono “totalmente in sicurezza”. I voli dal paese erano stati immediatamente sospesi per poi riprendere in maniera regolare. Video pubblicati da Tasnim mostrano l’autostrada e una centrale nucleare senza problemi.

La risposta dello Stato ebraico era stata in qualche modo annunciata perché ieri Israele aveva avvisato gli Stati Uniti che avrebbe compiuto ritorsioni contro l’Iran nei giorni a venire, ma a quanto si apprende Washington non avrebbe concesso l’avallo. “Non abbiamo approvato la risposta”, ha detto alla Cnn un alto dirigente americano. L’azione “morbida” di Tel Aviv evita dunque, almeno per il momento, l’escalation ma l’allarme resta alto.

Nessun problema neanche per gli italiani al momento in Iran. “Ho appena parlato con la nostra ambasciatrice in Iran e sto seguendo gli sviluppi della situazione. Ne parleremo con i Ministri degli Esteri nella sessione del G7 di Capri di stamani. Al momento nessuna criticità per gli italiani che vivono in Iran”, ha scritto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l’attacco di stanotte in Iran. “I connazionali sono al sicuro”, ha aggiunto Tajani intervistato da Rainews 24.

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