La politica ricorda “Il Viaggio di Sammy” e la sua mission: Mattarella lo fece Cavaliere

Da Meloni ai ministri Locatelli e Schillaci, a Zaia. Fino al sindaco di Venezia Brugnaro che ricorda il suo ruolo da ambasciatore.

Roma – La politica si stringe nel ricordo di Sammy Basso, premiato per l’impegno nella ricerca e nella divulgazione scientifica sulla malattia rara che causa l’invecchiamento precoce e che lo ha ucciso. Sui social è una scia di parole e ricordi commossi, dal premier Giorgia Meloni al ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, dal governatore veneto Luca Zaia al ministro della Salute Orazio Schillaci. Quella politica che, grazie al suo coraggio e alle sue tante apparizioni, si era accorta che la progeria aveva il volto dolce e deciso del giovane di Schio che non è mai voluto restare nell’ombra. Tanto che anche Papa Francesco volle telefonargli, nel 2013, per chiedere di parlare con quel giovane che gli aveva scritto una
lettera nella quale si complimentava per il modo schietto e diretto con il quale si rivolgeva alla gente, una persona “fantastica” agli occhi di Sammy, che all’epoca era uno studente di 17 anni.

Nel 2019 era stato nominato Cavaliere della Repubblica da Sergio Mattarella. Fu l’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti a consegnargli l’attestato. A dare l’annuncio quel giorno speciale in cui fu insignito del titolo dal Capo dello Stato, fu proprio il giovane, che aveva scritto su Facebook: “Lo Stato italiano ha riconosciuto l’impegno che mettiamo nella ricerca sulla progeria e sulla divulgazione scientifica”. Mattarella voleva premiare la mission di questo ragazzo che nell’ottobre 2005 fu il primo a volere fortemente la fondazione dell’Associazione Italiana Progeria, nata con lo scopo di informare le famiglie colpite dalla malattia, raccogliere fondi per la ricerca su di essa, e rendere la progeria più conosciuta. 

La copertina del docufilm “Il viaggio di Sammy”

Il logo dell’associazione è stato disegnato da Sammy Basso e raffigura una salamandra, animale al quale il 28enne dava un significato particolare: oltre ad essere stato il suo primo animale domestico, è un rettile capace di adattarsi ai cambiamenti (può vivere sia sott’acqua che sulla terra e, secondo le leggende medievali, vivrebbe nel fuoco dei camini). Il premier Meloni scrive che “è stato un esempio straordinario di coraggio, fede e positività. Ha affrontato ogni sfida con il sorriso, dimostrando che la forza d’animo può superare qualsiasi ostacolo. Il suo impegno per la ricerca sulla progeria e la sua capacità di ispirare gli altri rimarranno per sempre un modello da seguire. Sammy ha mostrato a tutti noi cosa significa vivere con passione e determinazione, senza mai perdere la gioia e la voglia di lottare”. “Continuerai a essere una luce che brilla nel cuore di tutti noi”, scrive la premier sui propri canali social.

Il suo impegno per sensibilizzare il pubblico sulla progeria lo ha portato a numerose apparizioni televisive e interviste, e la sua storia ha raggiunto un vasto pubblico grazie al docu-film “Il Viaggio di Sammy”, che racconta la sua avventura lungo la celebre Route 66, da Chicago a Los Angeles, in compagnia dei suoi genitori e del suo amico Riccardo. Era il più longevo malato al mondo affetto dalla sindrome della progeria di Hutchinson-Gilford, una patologia ultra-rara caratterizzata da “invecchiamento precoce” delle cellule e dell’organismo ma non del cervello.

Un’altra immagine dal docu-film “Il Viaggio di Sammy”

Sui social il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, lo ricorda con commozione: “Un pensiero affettuoso e commosso per Sammy Basso, che ci ha lasciati a soli 28 anni. Grazie al suo coraggio e alla sua determinazione, ha fatto conoscere al mondo la progeria, diventando un esempio di forza e speranza. Il suo impegno per la ricerca e la sua testimonianza rimarranno per sempre un patrimonio prezioso per tutti noi”. Il ministro della Salute Orazio Schillaci esprime tutto il suo dolore per la scomparsa di “un uomo di straordinaria forza che ha trasformato la sua battaglia contro la progeria in una missione di speranza e
progresso, contribuendo in modo decisivo alla conoscenza della sua malattia e alla ricerca scientifica su una patologia estremamente rara e complessa. Lascia a tutti noi una preziosa testimonianza di tenacia e coraggio. Alla sua famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso il suo percorso, rivolgo tutta la mia vicinanza”.

E poi il ricordo del governatore del Veneto Luca Zaia:  “Sammy sottolineava che non serve essere perfetti per fare qualcosa. Con questa filosofia ci ha insegnato che, anzi, tutti possono fare grandi cose e lo ha
dimostrato con la sua vita,
caratterizzata da grande impegno. Una vita che ha vissuto intensamente e alla grande, dimostrandoci quanto i limiti molto spesso siamo a noi vederli o, ancor peggio, a crearli. E lui, pur affetto da una gravissima e rarissima patologia, limiti non se ne è posti; ha trovato sempre il modo di confermare che il vero inguaribile era il suo entusiasmo Ora che se ne è andato ci mancherà”.

Sammy e la sua famiglia in viaggio

Zaia ricorda come abbia “vissuto intensamente, sempre con entusiasmo, generosità e visione futura come dimostra anche l’associazione che ha fondato per lo studio della Progeria. Non ha mai smesso di essere partecipe della vita della nostra società, dando un contributo concreto di studio e ricerca, di volere conoscere il mondo con grandissima voglia di vivere”. E ha concluso: “Sammy non sarà dimenticato e la Regione sosterrà le iniziative che lo ricorderanno come merita”. Anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha voluto rendere omaggio a Sammy Basso. “Sammy – rileva Brugnaro – era un ragazzo unico, con una forza d’animo infinita, che ci ha insegnato a reagire alle peggiori difficoltà, trasformandole in nuove opportunità. Un grande amico, che nel 2020 è diventato anche ambasciatore di Venezia”.

“Resterai per sempre – sottolinea Brugnaro – un cittadino veneziano!”. A giugno 2020, infatti, nonostante la pandemia, Sammy aveva visitato la Smart Control Room, ricevendo dal Sindaco Brugnaro la spilla con la moeca del Leone di San Marco, nominandolo “cittadino di Venezia”. “Un incontro cordiale – conclude – nel quale Sammy aveva raccontato i suoi studi e la preparazione della tesi per diventare Dottore magistrale in Biologia Molecolare”. Sergio Costa, vicepresidente della Camera dei deputati ha ricordato come Sammy abbia “saputo trasformare la sua vita, segnata dalla progeria, in un messaggio di speranza per milioni di persone, sensibilizzando l’opinione pubblica su una rara malattia genetica e dando voce a chi combatte ogni giorno sfide difficili”.

Sammy e Lorenzo Jovanotti

E infine, il cordoglio del suo amico e cantante Lorenzo Jovanotti: “Ciao piccolo grande Sammy, mi ricordo quando ti presi in braccio di fronte alla spiaggia piena di tutta quella gente e fu come se sul palco con me fosse apparso Elvis Presley, tutti quei sorrisi oggi ti accompagnano. Un abbraccio ai suoi familiari e ai suoi amici che in questi anni sono stati la sua forza e lui la loro”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa