Il termine bolognese designa i pensionati che passano la giornata a osservare gli operai intenti a lavorare nei cantieri. A “sdoganarlo” lo scrittore Danilo Masotti.
Dall’Emilia alla Scandinavia, con furore. Nella lista delle “parole del 2024”, pubblicata nei giorni scorsi in Svezia, tra i 32 termini nuovi adottati nella lingua locale nel corso dell’anno ce n’è una che ci tocca particolarmente da vicino: umarell. Il termine bolognese designa i pensionati che passano la giornata, mani rigorosamente incrociate dietro la schiena, a osservare gli operai nei cantieri, a volte mugugnando sullo stato dei lavori e dispensando qualche consiglio, ovviamente non richiesto.
A compilare l’elenco è la rivista svedese Språktidningen (lo si può leggere a questo link). Tra le tante di origine inglese, ecco spuntare la nostrana “umarell”, di cui viene detto che deriva dall’emiliano umarel, ‘piccolo uomo’, e viene fornita una laconica definizione: “Uomo anziano che segue sul posto i lavori di costruzione in uno spazio pubblico”.
Gli umarell, aggiunge la rivista, sono divenuti popolari grazie ai libri dello scrittore bolognese Danilo Masotti. Classe 1968, “Maso” ha infatti dato vita dal 2005 ad un fortunato blog omonimo, da cui due anni dopo è stato tratto un libro che ha avuto altrettanto successo, “Umarells 2.0″, pubblicato per i tipi della casa editrice felsinea Pendragon.
Il giornalista della rete svedese TV4 Filip Jacobson, che molto ha lavorato in Italia, sottolinea come l’amore per il Belpaese, e in particolare per la “godereccia” regione che si adagia tra Pianura Padana, Appennini e Adriatico, non sia certo una novità per gli scandinavi: “Fin dagli anni ‘90, quando Tomas Brolin era un eroe a Parma così come Klas Ingesson e Kennet Andersson a Bologna, sembra che gli svedesi abbiano un interesse inesauribile per tutto ciò che proviene dall’Emilia Romagna: il parmigiano, la mortadella e il Sangiovese sono ormai ben integrati da noi”, ha commentato Jacobson. Ora accanto a tutto questo bengodi, si piazza anche la simpatica figura dell’anziano “guardone” di cantieri.
Del resto, anche gli svedesi non sono certo esenti dal fenomeno. Sempre secondo la rivista Språktidningen, la costruzione del nuovo ponte a Härnösand avrebbe suscitato interesse soprattutto tra gli “umarels” locali, che dall’estate scorsa al giugno 2026 – data prevista per la consegna dell’opera – potranno godere di un posto “speciale” dove seguire in santa pace i lavori. Sorbole!