La “guerra delle orecchiette” a Bari Vecchia dopo l’esposto di un ristoratore: “Così mi hanno censurato”

L’inchiesta sulla presunta vendita di pasta industriale come artigianale si intreccia con polemiche mediatiche. il J’accuse di Gaetano Campolo, CEO di Home Restaurant Hotel.

Bari – Prosegue l’indagine della Procura di Bari sulla cosiddetta “guerra delle orecchiette ” a Bari Vecchia, avviata a seguito di un esposto presentato da Gaetano Campolo, CEO di Home Restaurant Hotel. L’imprenditore aveva denunciato la presunta frode delle orecchiette industriali spacciate per artigianali e commercializzate come tali ai turisti.

Secondo quanto ricostruito, a novembre 2024 Campolo avrebbe documentato con video e foto il ritrovamento di confezioni di pasta industriale e scatoloni vuoti provenienti da Altamura nei pressi di piazza Massari. Elementi che avrebbero fatto nascere i sospetti di una vendita non trasparente in alcuni vicoli della città vecchia.

Il 19 agosto 2025 un blitz della polizia annonaria in via Arco Basso ha portato al sequestro di 151 chili di taralli, orecchiette e pomodori secchi, venduti senza autorizzazione. Gli ambulanti sono stati sanzionati per commercio abusivo e occupazione illecita di suolo pubblico.

Gaetano Campolo di Home Restaurant Hotel

Parallelamente Campolo ha sollevato accuse verso i media. Ha dichiarato che la sua partecipazione a una puntata di “Mi Manda Rai Tre” fu cancellata per dare spazio alle posizioni di Fipe e Confcommercio, e ha contestato la titolazione di un lancio ANSA del dicembre 2024 – “Home Restaurant multata la Regina delle Orecchiette -, che a suo dire avrebbe “spostato l’attenzione” dal problema delle orecchiette industriali spacciate come artigianali.

L’inchiesta giudiziaria è ancora in corso e punta a fare chiarezza su una vicenda che tocca uno dei simboli gastronomici più rappresentativi della tradizione pugliese.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa