Il caso di Oriol Junqueras, riabilitato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea
Oriol Junqueras, leader degli indipendentisti e capo della Sinistra Repubblicana catalana, rinchiuso in carcere da quasi due anni, con perdita dei diritti civili, era stato condannato dalla Corte Suprema spagnola a 13 anni di carcere per il crimine di sedizione e per il suo ruolo nelle vicende legate al tentativo di secessione della regione catalana dal regno di Spagna.
Il carcere era stato comminato, oltre a Junqueras, a nove dei dodici imputati già in detenzione preventiva.
Poco dopo la diffusione del verdetto Junqueras aveva twittato: “Torneremo più forti, più convinti, più fermi di prima. Grazie a tutti e persistete, perché noi lo faremo sempre sempre”.
Così è andata: due giorni fa, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha accolto il ricorso dei suoi legali e dato ragione al leader indipendentista catalano, che quindi potrà raggiungere Strasburgo e Bruxelles e svolgere le funzioni che gli elettori gli hanno assegnato.
Per i giudici, i Parlamentari europei godono dell’immunità dal momento dell’elezione.
Se Madrid non ritiene che i loro eletti debbano godere dell’immunità deve fare una richiesta di esonero all’Europarlamento.
Ora Junqueras deve quindi essere rilasciato e poter partecipare alle riunioni del Parlamento europeo.