In aumento le convivenze e le separazioni. I matrimoni sono in netto ribasso come le nascite. La famiglia, allargata o meno, rappresenta comunque un punto fermo.
Rispetto a trent’anni fa, la famiglia italiana è cambiata strutturalmente; ora i tipi di famiglia sono tanti e diversi, dalle famiglie allargate, a quelle composte da mamma e papà ma anche da papà e papà e da mamma e mamma, a quelle, infine, formate da una sola persona, perché i single, oggi, sono più di otto milioni, in netto aumento, anche per conseguenza dei divorzi. Aumentate le convivenze, ci si sposa comunque sempre più tardi e, a questo proposito, i riti civili hanno nettamente superato i matrimoni religiosi. Nascono inoltre sempre meno figli.
A darci uno spaccato dei cambiamenti più significativi della nostra società è la ricerca “Modern family: dal 1989 a oggi com’è cambiata la famiglia in 30 anni”, di BNP Paribas Cardif, la compagnia di assicurazione che proprio nel 1989 iniziò in Italia la sua attività. Lo studio commissionato è stato condotto dall’Istituto di ricerca Eumetra MR.
L’indagine, che si è concentrata soprattutto sull’evoluzione della famiglia, ha indagato su molteplici fattori, dalle nuove abitudini di consumo alla sostenibilità economica e ambientale, dal lavoro all’uso condiviso della tecnologia. Il nucleo familiare medio è composto da tre/quattro persone ma quasi quattro famiglie su dieci non hanno figli.
Tuttavia il dato più sorprendente è che quasi sette famiglie su dieci (68%) si sentono più felici e serene rispetto a 30 anni fa e che per gli italiani la famiglia continua a essere un punto fermo e sicuro su cui si può sempre contare, nonostante negli ultimi 30 anni essa si sia trasformata significativamente. E’ diversa rispetto al passato ma è più felice, tradizionale da un lato ma anche moderna e aperta, attenta all’ambiente ma anche con legami ancora forti con la famiglia d’origine. Le famiglie vivono, oggi, relazioni in modo più semplice e rilassato rispetto al passato; i suoi membri, spesso, riescono a fare insieme molte attività: al primo posto troviamo il chiacchierare (58%), seguito da guardare film e serie tv comodamente a casa (56%) o andare fuori a cena (55%). La figura del genitore rigido e “insegnante” è stata gradatamente abbandonata a favore di quella del genitore amico o comunque dell’adulto non infallibile che sa elargire stima e sa scherzare e condividere, in un rapporto divenuto più orizzontale e rilassato. Questo scambio di affetti permane anche quando i genitori sono anziani: il 25% degli anziani dà un aiuto concreto alla nuova famiglia, mentre il 45% riceve assistenza dai propri cari più giovani.
In questi trent’anni le donne hanno lentamente guadagnato terreno rispetto ai loro coniugi nei ruoli di imprenditrici e manager, ma la strada per la parità è ancora lunga. Nonostante questo, ormai solo il 29% delle donne è casalinga. Un altro notevole cambiamento è nella partecipazione dei padri alla vita domestica, con la moderna capacità di rivestire tutti i ruoli necessari, dal baby sitter al cuoco, dall’autista al consigliere. Le previsioni ci dicono che nei prossimi 15-20 anni aumenteranno sempre di più i single, che, però, sono ormai accettati senza pregiudizio. Sono, del resto, una fascia di popolazione soddisfatta, impegnata e con forti reti sociali. Ricapitolando, della famiglia “tradizionale” è rimasto poco: nuclei monoparentali, allargati, single, conviventi, la modern family si declina in modi svariati, impensabili trent’anni fa.
«Oggi è destrutturata, ma felice», sintetizza Fabrizio Fornezza, presidente Eumetra MR.