Mafia, camorra e bande locali affiliate hanno bisogno di soldi e ricorrono al pizzo con bombe e ordigni esplosivi. A Ostia, Fiumicino ma anche su Anzio e Nettuno, dove la criminalità organizzata è ben rappresentata da sempre, le cosche chiedono soldi con minacce e intimidazioni. Paura fra commercianti e imprenditori. Occorrono più presidi di polizia.
OSTIA – La criminalità organizzata rialza la cresta. E lo fa in maniera rumorosa, come suo solito, utilizzando bombe carta a scopo intimidatorio. Al momento sarebbero solo avvertimenti secondo un copione ben consolidato. Mafia, camorra e bande locali affiliate hanno bisogno di soldi e nel mirino dei delinquenti ci sono bar, ristoranti ed altri esercizi commerciali ai quali si ricorda che per stare tranquilli occorre pagare, e subito.
L’ultimo ordigno esplode di notte e ha danneggiato l’auto di un ristoratore, il proprietario del ristorante La Bussola, che l’aveva lasciata nel parcheggio del locale, sul lungomare Amerigo Vespucci. La bomba sarebbe stata lanciata contro l’Audi Q5 mentre i proprietari del locale erano ancora dentro il ristorante, dopo la mezzanotte e mezza circa dell’11 agosto scorso.
Il boato ha provocato panico fra i presenti che hanno avvisato il 112. Sul luogo si sono recate diverse pattuglie della polizia di Stato per i rilievi e le eventuali testimonianze. I proprietari dell’auto danneggiata avrebbero di chiarato di non aver ricevuto minacce.
La prima esplosione di un potente ordigno era avvenuta il 7 agosto in via delle Fiamme Gialle, poco distante da una delle caserme della Guardia di finanza. Anche in questo caso sarebbe rimasta fortemente danneggiata un’auto di un commerciante. La notte successiva un altro scoppio, in territorio di Fiumicino, davanti ad un ristorante in località Isola Cieca. Danni alla veranda e agli esterni del locale. Poi un’altra bomba, destinatario un autosalone di Dragona. Episodi collegati fra di loro? Le indagini sono in corso nel massimo riserbo:
“Quanto sta avvenendo ad Ostia e nel territorio del Municipio X di Roma desta grande preoccupazione ha detto l’assessore al Personale, alla sicurezza urbana, alla polizia locale e agli enti locali della Regione Lazio, Luisa Regimenti – L’escalation di violenza è un tentativo della criminalità organizzata di alzare il tiro, una sfida allo Stato e un attacco alla libertà e alla sicurezza dei cittadini che merita una risposta ferma e decisa delle Istituzioni Il problema del racket e dell’estorsione non riguarda solo Ostia e il litorale romano ma anche altre realtà del Lazio, a partire da Anzio e Nettuno dove più forte è la presenza delle organizzazioni mafiose. É necessario affrontare il problema alla radice con un rafforzamento della presenza delle forze dell’Ordine che assicuri un controllo più capillare ed organizzato del territorio e coinvolgendo anche la Polizia locale che può svolgere un ruolo cruciale in questo ambito”.