Domani, sabato 15 marzo, la presentazione del volume a Siracusa.
Siracusa – Nasce “La civiltà della roccia. La Valle dell’Anapo e l’Ecomuseo degli Iblei”, la prima pubblicazione a firma del Sistema rete museale iblei (Srmi). L’opera, frutto di un’idea del presidente Paolino Uccello e curata dalla direttrice Cetty Bruno, sarà presentata a Siracusa domani, sabato 15 marzo presso la Biblioteca Innocenziana del Convento dell’Ordine dei Frati Cappuccini, in collaborazione con il Rotary Club Siracusa Monti Climiti.
Il volume si propone di valorizzare il patrimonio naturale, archeologico, storico e antropologico della Valle dell’Anapo, oggi parte della Riserva naturale orientata Pantalica – Valle dell’Anapo. L’opera celebra anche l’Ecomuseo degli Iblei, un riconoscimento ottenuto dal Srmi nel 2020 dalla Regione Siciliana.
I saggi raccolti nel libro esplorano l’evoluzione della civiltà locale attraverso gli occhi di numerosi studiosi. Isabella Di Bartolo e Paolino Uccello raccontano la bellezza di questa vallata e della sua imponente necropoli. Emanuele Annino introduce il concetto di Avampaese Ibleo, mentre Corrado Di Pietro approfondisce il mito delle Dee Madri e il valore simbolico della pietra. Salvo Sequenzia narra la storia del pastore-apicoltore Aristeo, primo inventore dell’umanità, mentre Tiziana Gioacchina Ricciardi conduce i lettori alla scoperta degli Oratoria nelle catacombe di Santa Lucia a Siracusa.
Un salto nel tempo ci porta agli inizi del XX secolo, quando Dionisio Mollica dimostra che la Delibera del Comune di Sortino del 1864 è il primo atto pubblico a favore della tutela di Pantalica. Gli archeologi del Centro Studi Aditus in Rupe, guidati da Ninni Cannata, descrivono invece le recenti azioni di salvaguardia di un sepolcro greco ritrovato presso il fiume Manchisi.
Il volume si sofferma anche sui mestieri e le tecniche artigianali che hanno caratterizzato la cultura iblea. Giuseppe Implatini introduce i saperi popolari, mentre il Museo Tempo analizza la lavorazione della pietra bianca calcarea impiegata per le facciate in stile Liberty di Canicattini Bagni. Luigi Lombardo racconta l’estrazione del salnitro nelle cave di Pantalica, utilizzato per la produzione della polvere da sparo. Mario Lonero esplora la complessa lavorazione del cuoio nelle Concerie di Sortino Diruta, mentre Paolo Tiralongo spiega le tecniche di costruzione dei muri a secco.
Il viaggio nella memoria si chiude con le narrazioni di Gaetano Blundo, che esplora gli antichi sistemi di irrigazione con la senia, e di Giovanna Portella Marino, che riporta in vita le storie degli ultimi pupari come Ignazio Puglisi di Sortino.
Infine, la curatrice Cetty Bruno ripercorre la storia del Srmi, dalla sua fondazione nel 2016, all’adesione di associazioni culturali e centri di ricerca, fino al riconoscimento ecomuseale, sottolineando il suo impatto sulla crescita culturale e lo sviluppo sostenibile del territorio siracusano.