“La falla di sicurezza più epica del decennio”: l’esclusivo documento a consumo di militari è trapelato al grande pubblico, con elencati truppe, mezzi e possibili piani d’attacco.
Kiev – Un presunto documento top-secret americano sta circolando su Telegram e sul web: si tratterebbe di un report sui mezzi a disposizione dell’esercito ucraino per mettere in atto la lungamente attesa “controffensiva di primavera”.
Leak o falso d’autore?
C’è ovviamente la possibilità che il documento sia un falso, e le autorità ucraine lo hanno effettivamente additato come tale. Tuttavia, come vedremo, le stime che il leak propone sull’esercito ucraino sono estremamente ottimiste: non si capisce come un fake di fabbricazione russa dovrebbe diffondere disfattismo attribuendo all’avversario una tale quantità di uomini e mezzi.
Probabile, invece, che alcune versioni del documento siano state alterate su Photoshop prima della diffusione. Nella stima delle perdite, le perdite ucraine appaiono quattro volte superiori a quelle russe, proporzione che appare assolutamente irrealistica.
Varie fonti hanno accertato che un security breach riguardante documenti militari americani è effettivamente avvenuto. Dunque, il documento è probabilmente autentico, sebbene alcune cifre vadano prese con cautela.
La controffensiva ucraina: stato e numeri
Le forze di Kiev progettano una controffensiva da diversi mesi, dando anche annunci ufficiali, poi smentiti (secondo Zelensky, «finché non arriveranno nuove armi»). Il nostro documento, tuttavia, lascia spazio a pochi dubbi: il contrattacco avverrà.
I numeri: secondo l’elenco, la forza controffensiva vedrà impiegati oltre 850 veicoli corazzati per il trasporto di fanteria, 350 carri armati, 90 pezzi di artiglieria pesante semovente e 90 pezzi di artiglieria semovente leggera. Meno chiari i numeri sulla fanteria: si suppone, circa 9-12 brigate di uomini con addestramento NATO, vale a dire almeno 40.000 soldati.
Interessante il fatto che, apparentemente, i modernissimi carrarmati Leopard e Challenger saranno utilizzati, nonostante la loro consegna sia avvenuta da relativamente poco. Le brigate saranno fornite di veicoli di sminamento, mezzi dotati di pontili (per attraversare fiumi e trincee) e altri motorizzati per il rifornimento. Una forza, dunque, consistente, ma non soverchiante, più basata sulla fanteria che sulla superiorità di artiglieria.
Infine, il documento conferma un dato di cui molti sospettavano: la presenza in Ucraina di 84 ufficiali NATO, di cui 14 “berretti verdi” americani. Probabilmente, squadre impiegate per consulenza e intelligence, piuttosto che per il fronte: ma in ogni caso, prova del fatto che le forze NATO hanno già i “boots on the ground”.
La controffensiva: dove e quando
Il documento presenta anche diverse ipotesi su dove Kiev potrebbe impiegare questa abbondante riserva.
- Kherson e il Sud: sembra che il Cremlino abbia paura di un attacco verso la Crimea, da Kherson verso la zona di Nova Khakova. Un’operazione che presenta grosse difficoltà, innanzitutto per la presenza del fiume Dnieper, grande circa come il Mississippi, ma che potrebbe essere giustificato dal fatto che la maggior parte delle truppe russe sono concentrate nel Donbass.
- Zaporinha-Melitopol: quest’area è stata spesso indicata come un possibile “ventre molle” dello schieramento russo. In caso di sfondamento, le forze ucraine potrebbe tagliare in due il “corridoio terrestre” che separa la Crimea dal Donbass creando parecchie grane all’esercito nemico. In particolare, il Cremlino si aspetta che la battaglia decisiva avvenga nella località di Tokmak.
L’esercito russo ha consumato molte forze nel tentativo (finora fallito) di conquistare Bakhmut. Situazione che lascia a Kiev l’opportunità di ripetere il successo della controffensiva di Kharkiv lo scorso autunno: certamente, le forze ucraine dovrebbe imparare a gestire manovre offensive di massa, a cui non sono abituati.