Il Comitato europeo dei diritti sociali denuncia la precarietà dei docenti di sostegno e i problemi nell’istruzione inclusiva.
Strasburgo – Il Comitato europeo dei diritti sociali, organo del Consiglio d’Europa, ha stabilito all’unanimità che l’Italia non rispetta i diritti degli insegnanti di sostegno e degli alunni con disabilità. La decisione segue il ricorso presentato nel 2021 dall’Associazione Professionale e Sindacale Anief e mette in luce criticità profonde nel sistema scolastico italiano.
Secondo il Comitato, gli insegnanti di sostegno non possono esercitare liberamente la loro professione a causa della diffusa precarietà contrattuale e delle lacune nella formazione. Un’ampia percentuale di docenti è assunta con contratti temporanei, mentre circa un terzo non ha avuto accesso alla formazione necessaria, una condizione che compromette direttamente la qualità dell’inclusione scolastica.
Parallelamente, Strasburgo rileva che anche il diritto degli alunni con disabilità a un’istruzione realmente inclusiva è violato. La mancanza di continuità tra gli insegnanti e l’insufficiente preparazione di molti di loro rendono difficile garantire un percorso educativo adeguato e stabile.
Il documento del Comitato segnala che il governo italiano riconosce la presenza di molti docenti precari, ma sottolinea come il ricorso a contratti a tempo determinato sia, secondo Roma, in parte inevitabile. Questo sarebbe legato alla variabilità nel numero degli alunni con disabilità, ai trasferimenti, ai pensionamenti e ai congedi, fattori che complicano la programmazione delle cattedre di sostegno.
Tuttavia, Strasburgo evidenzia che il miglioramento osservato dal 2021, con un aumento significativo del numero di insegnanti impiegati per rispondere alla domanda crescente, non è sufficiente a risolvere le criticità strutturali. In particolare, la procedura straordinaria di assunzione prevista per il 2024/2025 non è ancora pienamente attuata, per cui non è possibile valutarne l’effetto concreto.
I dati sottolineano l’entità del fenomeno: gli alunni con disabilità sono cresciuti del 243% tra il 2010/2011 e il 2022/2023, mentre gli insegnanti di sostegno sono aumentati del 248%. Gran parte di questo incremento riguarda però contratti a tempo determinato, passati dal 4,19% nel 2010/2011 al 46,18% nel 2023/2024, confermando la persistenza della precarietà nel settore.
L’analisi del Comitato europeo richiama così l’Italia a garantire non solo la continuità lavorativa e la formazione degli insegnanti di sostegno, ma anche un reale diritto all’istruzione inclusiva per tutti gli alunni con disabilità, indicando come obiettivo prioritario la stabilità e la qualità dell’insegnamento.