Rispetto al 2022 si osserva una diminuzione di circa 13mila nascite (-3,4%), che è in linea con il trend decrescente ormai di lungo corso.
Roma – Prosegue impietoso il fenomeno drammatico della denatalità. Nel 2023 i nati residenti in Italia sono 379.890, poco più di 6 ogni mille abitanti. Rispetto al 2022 si osserva una diminuzione di circa 13mila nascite (-3,4%), che è in linea con il trend decrescente ormai di lungo corso. E’ quanto emerge dal report dell’Istat. Dal 2008, anno in cui il numero delle nascite ha registrato il più alto valore dall’inizio del nuovo millennio, la diminuzione è stata di 196.769 unità (-34,1%).
A diminuire sono sia le nascite da partner entrambi italiani (-3,9% sul 2022), che costituiscono oltre i tre quarti delle nascite totali (298.948 nel 2023), sia quelle da genitori in cui almeno uno dei due è straniero (80.942, -1,5%). Il numero medio di figli per donna scende da 1,24 del 2022 a 1,20 del 2023, in linea con il trend decrescente in atto dal 2010, anno in cui si registrò il massimo relativo di 1,44 figli per donna e quando ebbe fine la lieve ripresa iniziata dopo il 1995. La diminuzione si registra sia per le donne di cittadinanza italiana sia per le straniere.
Dati recenti diffusi a ottobre hanno evidenziato che rispetto al 2008, anno in cui il numero dei nati vivi superava le 576mila unità, rappresentando il più alto valore dall’inizio degli anni Duemila, si riscontra una perdita complessiva di 197mila unità (-34,1%). Il calo delle nascite, oltre che dalla ormai stabile bassa tendenza ad avere figli (1,2 figli per donna nel 2023), è anche causato dai mutamenti strutturali della popolazione femminile in età feconda, convenzionalmente fissata tra i 15 e i 49 anni.
L’invecchiamento della popolazione accomuna tutte le realtà del territorio, sebbene si osservi una certa variabilità nei livelli e nella velocità del processo. La Campania, con un’età media di 44,2 anni (era 43,9 nel 2022), continua a essere la regione più ‘giovane’, anche se negli anni si osserva un costante aumento del livello di invecchiamento. La Liguria, con un’età media di 49,5 anni rimane stabile ai livelli dell’anno precedente, confermandosi tuttavia quale regione più ‘anziana’. Platì, in provincia di Reggio Calabria, è il comune più ‘giovane’ di Italia, con un’età media di 37,2 anni (era 37,0 nel 2022), mentre Drenchia (provincia di Udine), un Comune con appena 98 abitanti, è quello con l’età media più alta, pari a 65 anni (era 64,8 nel 2022).