Irrompe in casa e semina il terrore: fermato 53enne tunisino

Identificato e arrestato dopo un mese di indagini serrate. Il giudice: “Troppo pericoloso per restare libero”.

Perugia – La Polizia di Stato di Foligno ha eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Spoleto ed applicativa della misura della custodia cautelare in carcere a carico di un 53enne tunisino, ritenuto responsabile dei reati di rapina aggravata in abitazione, violazione di domicilio aggravata e lesioni personali.

Tale esito va ricondotto agli accertamenti investigativi realizzati dagli Agenti del Commissariato folignate sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Spoleto ed originati da un grave episodio risalente a circa 2 mesi fa.

In quell’occasione, la Volante era intervenuta presso un’abitazione ubicata nei pressi di Piazza del Grano, i cui due occupanti avevano denunciato di esser rimasti vittime di una rapina e di una brutale aggressione.

Nello specifico, poco prima della mezzanotte, i due malcapitati si erano visti letteralmente sfondare la porta di casa da un nordafricano, il quale, entrato nell’appartamento, li aveva ripetutamente colpiti con una spranga di ferro ed infine si era impossessato del telefono cellulare di uno dei due.

Gli approfondimenti investigativi esperiti dagli agenti, che hanno potuto contare anche sul prezioso contributo di alcuni residenti nella zona, hanno portato, dopo alcune settimane, a stringere il cerchio attorno ad un 53enne tunisino privo di fissa dimora, già noto alla polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona ed in materia di sostanze stupefacenti.

La gravità dell’episodio ha poi indotto la Procura della Repubblica a richiedere l’applicazione nei confronti del maghrebino della custodia cautelare in carcere, non ritenendo che una misura più lieve potesse bastare a contenerne la pericolosità.

Condividendo tale istanza, il G.I.P. presso il Tribunale ha effettivamente emesso un’ordinanza applicativa della suddetta misura custodiale.

Infine, i poliziotti hanno provveduto a rintracciare il nordafricano e ad applicare nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere, associando l’uomo alla casa circondariale di Spoleto.